Religione oppio dei popoli? A proposito delle ultime esternazioni di Radio Maria
Perfino il Vaticano alla fine prenderà le distanze da Radio Maria e dalle farneticanti dichiarazioni secondo le quali la salvezza dal virus non sarebbe riposta nel vaccino ma dalla preghiera e dalla conversione.
Un cattolicesimo retrivo e ultraconservatore che non ha mai occultato le simpatie per la destra estrema, fermamente contrario ai diritti civili, speakers che rievocano quotidianamente punizioni divine e l'immagine dell'apocalisse.
Il Vaticano, correva l'anno 2016, prese già le distanze dalla Radio per la quale il terremoto sarebbe stato una sorta di castigo divino per le unioni civili, allora il richiamo fu a usare linguaggi consoni al Vangelo anche se certi ammonimenti sembrano essere stati inascoltati.
Nel cattolicesimo, a partire da Papa Woytila, si è rafforzata la corrente tipicamente reazionaria che ha sposato posizioni politiche sempre piu' conservatrici. Da qui nascono le iniziative contro i diritti civili con il giusto mix tra il soprannaturale e il miracolismo ma anche grande attenzione verso gli oboli sottoscritti dai fedeli a una emittente ormai tra le piu' radicate e potenti della vecchia Europa.
Pensare che le grandi catastrofe siano la punizione divina per i comportamenti terreni è una lettura in linea con il becero sovranismo anti immigrati particolarmente diffuso in Eu, se negli Usa sono le chiese Evangeliche a sostenere Trump in Europa le simpatie di Radio Maria vanno verso il cattolicesimo piu' conservatore e i politici di destra non senza venature antisemite come denunciato da varie riviste negli anni scorsi.
Il vetero odio per la scienza, la incapacità di leggere la realtà circostante, la cronica disattenzione verso le disuguaglianze crescenti, il silenzio davanti allo smantellamento di sanità e istruzione pubblica (meglio quelle private no?), la riduzione del messaggio cristiano a immagini apocalittiche e sempliciotte che fanno breccia nell'immaginario collettivo sempre meno abituato a confrontarsi con una realtà in continuo cambiamento.
Non sarà l'ultima volta che ci imbattiamo in qualche invettiva apocalittica, i bersagli tanto sono sempre gli stessi, prima i gay o i professori universitari, poi i migranti, i diritti civili e sociali, di questa religione possiamo fare sicuramente a meno portatrice com'è di messaggi retrivi e antiscientifici, destinati a produrre ignoranza, ignavia e supina accettazione delle inqiuità e disuguaglianze crescenti nel tessuto sociale ed economico.
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