Anche la stagista si incazza
La morbosa cronaca locale non si occupa quasi mai dei fenomeni di sfruttamento della forza lavoro, la attenzione arriva davanti a qualche appetibile scoop, è il caso della stagista di un bar di Tirrenia (Pisa) protagonista di una lite con la proprietaria di un bar che non avrebbe corrisposto la retribuzione del tirocinio effettuato.
La giovane tirocinante, stando alla stampa, ha lanciato un posacenere per aria dopo la notizia che non avrebbe visto un euro e cosi' la proprietaria ha chiamato la Polizia, non si sa se seguirà una denuncia o querela.
E' bene ricordare che la condizione in cui si trovano innumerevoli tirocinanti è sempre la stessa, quella di svolgere, con alcune rare eccezioni, lavori di bassa manovalanza, lo stage sovente si riduce a sostituire a costo zero una forza lavoro regolarmente contrattualizzata. Al nostro sportello si sono rivolti stagisti che ci hanno raccontato di pagamenti di pochi euro (le mance) e di orari impossibili, di formazione inesistente, si tratta spesso di studenti che svolgono stages nell'alternanza scuola lavoro.
Lo stage per legge non è un vero e proprio contratto e non esistono norme che determinino retribuzione o stipendio, eccezion fatta per il tirocinio Garanzia Giovani.
Ma si dimentica l'esistenza di un’ indennità di partecipazione o rimborso spese non inferiore ai 300 euro lordi mensili, una vera e propria miseria che sovente non viene neppure riconosciuta.
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