Ginnastica militare? No grazie. Proviamo a ragionare?

Genitori, docenti, sindacati e associazioni varie si sono espressi contro la concessione di una palestra scolastica, da parte del Comune di Pisa, per corsi di ginnastica militare.

Di cosa parliamo?

D una attività sportiva e tipologia di allenamento riconosciuta dal CONI, ideata dai militari e praticata in varie città italiane.

Ma si tratta di una attività sportiva?

Urge fare chiarezza su innumerevoli questioni e lo faremo dividendo il ragionamento in alcuni punti

  • Gli studenti pisani, e non solo loro, denunciano da anni la mancanza di palestre e laboratori se non addirittura di aule tanto che nei due anni pandemici si è pensato di tenere lezioni nei containers. Molti studenti privi di green pass sono stati esclusi da lezioni e biblioteche.
  • Il disinvestimento pubblico nella scuola ha origini lontane, decenni di tagli che hanno riguardato anche l'edilizia scolastica, che cade letteralmente a pezzi, palestre incluse

 

  • Eccetto rare eccezioni non esistono palestre dove sia possibile svolgere attività sportive liberamente , se lo fai devi essere iscritto ad associazioni che a loro volta abbiano in concessione spazi

 

  •  Nei due anni pandemici è avvenuta una autentica militarizzazione della società non solo attraverso il green pass ma con una gestione emergenziale della crisi sanitaria che avrebbe avuto bisogno di ben altre scelte come il potenziamento degli ospedali e delle strutture pubbliche che invece subiranno, nei prossimi anni , tagli . Le fantomatiche assunzioni non sono arrivate se non con il contagocce, sottoporsi ad analisi di routine o visite mediche è diventato un terno al lotto tra interminabili liste di attesa che costringono molti\e a ricorrere alle strutture private pagando centinaia di euro per un servizio che dovrebbe essere garantito a basso costo dalle strutture pubbliche. Questo autentico degrado sociale non è avversato da gran parte della classe politica e sindacale che non a caso spinge per la sanità integrativa inserendola dentro i contratti nazionali

 

  • A Pisa si vuole costruire una nuova base militare che andrà ad aggiungersi al potenziamento di Camp Darby, alla militarizzazione del porto di Livorno classificato come porto nucleare, all'hub militare di Pisa, alla area ex Camp darby restituita al Governo Italiano e concessa a reparti speciali dell'esercito italiano che operano dentro i dispositivi Nato, alla presenza, sempre più ingombrante, delle multinazionali d'armi dentro la vita scolastica e universitaria. 
  • Ci sembra evidente che la ginnastica militare sia  solo una parte di quella militarizzazione delle culture, del territorio e della città che va denunciata a 360 gradi ed è conseguenza di una strategia che dalla pandemia è passata alla guerra con sacrifici economici e restrizione degli spazi di libertà e di democrazia in aperta violazione per altro con i dettami Costituzionali . e la guerra permanente, le sanzioni alla Russia non fanno che alimentare la militarizzazione delle coscienze e di conseguenza anche delle attività sportive

Sindacato di Base Cub Pisa 

 

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