Appalto servizi diversi dall’educativo del Comune di Pisa: continua la Mobilitazione delle lavoratrici ....


Oggetto:
Nota congiunta Filcams CGIL Pisa, Fisascat CISL Pisa, UILTuCS ToscanaCosta, COBAS Lavoro privato, Flaica CUB, su Appalto servizi diversi dall’educativo del Comune di Pisa

Alla luce di quanto rappresentato dall’Assessore alle Politiche socio educative e scolastiche, Sandra Munno, durante la seduta della 3^ CCP di venerdì 9 settembre u.s. in relazione alla prima soluzione proposta dall’attuale Amministrazione per rispondere ai problemi di salvaguardia occupazione derivanti in massima parte dalla recente statalizzazione degli Istituti Agazzi e Calandrini, con la presente le scriventi OO.SS sono a manifestare la propria contrarietà a tale soluzione poiché essa non garantisce appieno la salvaguardia occupazionale dell’intero organico attualmente operante sull’appalto e, pertanto, a nostro avviso, attua solo parzialmente le garanzie espresse in tal senso dall’Amministrazione comunale, nella persona del Sindaco Michele Conti, durante l’incontro avvenuto il 29 agosto u.s. presso gli uffici comunali alla presenza di lavoratrici, OO.SS. e aziende attualmente affidatarie del servizio Elior e Cirfood.
Infatti, in quella sede, così come durante il precedente incontro del 9 agosto u.s., le scriventi OO.SS., in nome e per conto delle lavoratrici dell’appalto in oggetto, esponevano le proprie preoccupazioni sulla sorte delle lavoratrici rimaste in esubero dagli Istituti Agazzi e Calandrini e che, in base al criterio di maggiore anzianità di servizio presso l’appalto, già condiviso con la Vs Amministrazione, si sarebbero potute suddividere in un gruppo di sei lavoratrici con sede fissa e le altre lavoratrici avrebbero potuto costituire il cosiddetto “gruppo sostituzioni”. Ma se, proprio in virtù del criterio della maggiore anzianità e stante l’organizzazione attuale del servizio, per il primo gruppo di lavoratrici era ipotizzabile un reimpiego sull’appalto con postazione lavorativa quantificabile in termini di ore di servizio stabili, per il secondo gruppo, composto – come è noto a tutti da tempo – da 3 lavoratrici che operano in sostituzione del personale con postazione fissa, detta somma di ore subisce costanti variazioni per la natura stessa della funzione che queste operatrici sono chiamate a svolgere; ovvero, in caso di assenze a vario titolo delle colleghe (ferie, permessi, malattia, maternità ecc.) esse garantiscono la continuità del servizio evitando il continuo avvicendamento di personale sempre diverso, così come espressamente richiesto anche nei relativi bandi di gara.
Va inoltre precisato, qualora ve ne fosse la necessità, che le lavoratrici del cosiddetto “gruppo sostituzioni” hanno prestato servizio durante il periodo dell’emergenza sanitaria Covid19 e dopo il numero massimo di rinnovi contrattuali a tempo determinato previsti dalla normativa vigente, sono state stabilizzate con un
contratto a tempo indeterminato e pertanto hanno pieno diritto ad essere annoverate tra il personale stabilmente operante sul servizio, anche in vista del futuro cambio d’appalto.
A fronte di dette criticità, aggravate dal continuo cambio di scenario avvenuto negli ultimi mesi, durante l’incontro del 29 agosto u.s., l’Amministrazione, nella persona del Sindaco Michele Conti, si è detta disponibile a garantire la salvaguardia occupazionale a tutte le lavoratrici risultanti ancora in esubero sull’appalto, al netto di coloro che, data la situazione, hanno optato per incentivi all’esodo messi a disposizione dalle aziende. Per rendere operativa tale disponibilità, l’Amministrazione ha richiesto alle aziende affidatarie del servizio di quantificare il numero di ore necessarie alla tutela occupazionale di tutte le lavoratrici per tradurlo nell’attivazione di servizi aggiuntivi da avviare a seguito della necessaria variazione di bilancio da sottoporre al Consiglio Comunale.
Al termine di un serrato confronto tra Elior/Cirfood e le scriventi OO.SS., che si è svolto, teniamo a precisarlo, nella più totale trasparenza e nel profondo rispetto delle finanze del Comune di Pisa, le aziende hanno prodotto, e inviato all’Assessorato competente, il piano di riorganizzazione del personale, che alleghiamo, nel quale parte delle lavoratrici è posto sul lotto 1 dell’appalto (le ultime due dell’elenco), parte del personale è riassorbito su postazione fissa (evidenziato) e parte di esso continua a costituire il “gruppo sostituzioni” (denominate Jolly o già in sostituzione).
Per un caso del tutto fortuito – poiché ad esse potevano essere sommate anche le ore delle lavoratrici ricollocate sul lotto 1 dell’appalto (anch’esso disseminato di criticità) – le ore necessarie a che la riorganizzazione proposta da Elior e Cirfood garantisca il riassorbimento di tutte le lavoratrici sono la somma dei parametri contrattuali del personale che ad oggi costituisce il “gruppo sostituzioni”; ovvero, si tratta di un massimo di 80 ore alla settimana. Numero massimo che, realisticamente, verrà raggiunto di rado poiché, per la natura stessa del ruolo di operatrici in sostituzione di colleghe assenti, esse solitamente lavorano “al posto di” e non “in aggiunta a”.
In estrema sintesi. La somma dei parametri contrattuali delle lavoratrici presenti sull’appalto a tempo indeterminato è di 1185 ore alla settimana, mentre l’Amministrazione, nella seduta del 9 settembre u.s., ne prevede solo 1105. Mancano quindi all’appello le 80 ore sopra citate.
Precisato quanto sopra, sebbene non si possa che registrare con favore lo sforzo profuso da quasi tutti i soggetti coinvolti nel percorso che sta conducendo alla ricollocazione sull’appalto di sei lavoratrici ex Agazzi e ex Calandrini, le scriventi OO.SS. ritengono tuttavia insufficiente questa prima soluzione sostenuta dall’Assessore Munno che accoglie solo in parte il piano di riorganizzazione del personale presentato dalle aziende, in accordo con le OO.SS., lasciando così ben tre lavoratrici in una situazione di profonda incertezza lavorativa, benché assunte da mesi a tempo indeterminato sul medesimo appalto. Infatti, se, come concordato in più sedi, la maggiore anzianità di servizio sull’appalto è stato condiviso come elemento regolatore nella priorità di scelta della sede lavorativa, questo principio non può in alcun caso minare né la sicurezza del posto di lavoro, né la continuità dell’attività lavorativa e, di conseguenza, del reddito da percepire.
Concludiamo la presente nota, chiedendo di eseguire un’ulteriore attenta verifica sul numero di ore necessarie allo svolgimento del servizio inserite nel nuovo bando poiché, a nostro avviso, in base ad una ricognizione da noi eseguita a seguito dei dubbi emersi durate l’ultima seduta della 3^ CCP, esse non sarebbero sufficienti a coprire costantemente nemmeno il monte orario settimanale di tutte le lavoratrici impiegate sull’appalto con postazione fissa.


Pisa, 12/09/2022

Filcams CGIL Pisa
Fisascat CISL Pisa
UILTuCS ToscanaCosta
COBAS Lavoro privato
Flaica CUB

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