Ma non avrebbe senso cambiare alcuni indicatori della Performance ?

 Ma  non avrebbe senso cambiare alcuni indicatori della Performance ?

 
Ha senso ancora parlare di salvaguardia della dignità dei lavoratori e delle lavoratrici? Ovviamente sì ma che cosa intendiamo per dignità? Nella nostra ottica salari adeguati al costo della vita, riconoscimento delle professionalità acquisite e una organizzazione del lavoro che non scarichi gran parte delle difficoltà sui lavoratori e sulle lavoratrici.
 
Nei giorni scorsi la Cub ha inviato una lettera al Sindaco e alla delegazione trattante di parte pubblica chiedendo di cambiare gli indicatori della performance. A scanso di equivoci parliamo di ferie e della assurda pretesa di alcune Po e dirigenti che vorrebbero costringere il personale a utilizzare tutte le ferie dell'anno entro Dicembre e non solo quelle arretrate ed accumulate nel corso degli anni. Ci sembra evidente che l'efficienza del fattore umano sia data dai carichi di lavoro, dal fatto che in alcuni settori riescano a garantire gli stessi, o anche maggiori, servizi pur in presenza di organici ridotti.
 
A nostro modesto avviso dovremmo premiare la capacità dei dipendenti, e non solo con l'istituto contrattuale delle specifiche responsabilità che negli anni sono state erogate spesso con criteri parziali se non proprio assurdi. Parliamo di dipendenti che spesso assolvono compiti ben oltre il loro profilo professionale, si portano a casa il lavoro, interagiscono ben oltre le fatidiche 36 ore settimanali per quanto ne dicano i detrattori del Pubblico. Mettere invece al primo punto la questione dello smaltimento ferie e delle eccedenze orarie è un nonsense, semmai dovrebbero vigilare perchè i dirigenti non permettano a singoli dipendenti di fare il bello e il cattivo tempo in alcuni uffici e servizi. Per esperienza possiamo asserire che il passaggio di consegne (ma qui le responsabilità ricadono anche sulla direzione personale che non ha un piano di pensionamenti in base al quale destinare anche il personale in arrivo) di molti dipendenti ormai prossimi alle pensioni a favore di colleghi con tanti anni di servizio ancora da svolgere avviene di rado, siamo allora in una Gilda medievale o in un Ente pubblico?
Il sindacato dovrebbe occuparsi anche di questi problemi e non limitarsi alle questioni oggetto di contrattazione visto che nel corso degli anni il potere contrattuale si è ridotto ai minimi termini.
 
Gli indicatori di controllo vanno rimessi in toto in discussione perchè se vogliamo un esempio calzante si manda in ferie dipendenti che poi non hanno tempo di portare avanti il loro lavoro, i continui ritardi nel definire la graduatoria delle Peo (le graduatorie, stando a quanto scritto dal dirigente al personale, sono in arrivo nelle prossime ore) sono il prodotto di regole assurde che ormai trasformano il nostro Ente in una macchina burocratica alla quale preme il maniacale controllo dei cartellini piuttosto che garantire servizi e salvaguardare la qualità del nostro lavoro.

 Se vuoi maggiore servizi, in assenza di organici adeguati come è possibile penalizzare il dipendente o dirigente che accumula ferie? E la distribuzione dei compiti viene anche ostacolata dalla carenza di personale oltre che dalla latitanza di alcuni dirigenti.

Gli indicatori della performance vanno cambiati radicalmente e noi chiediamo al Sindaco un confronto su questi argomenti.
 
Sempre a proposito di indicatori urge parlare dei fenomeni corruttivi, in certi uffici hanno abbassato le votazioni  dei singoli dipendenti perchè alcuni colleghi sono  finiti invischiati in vicende giudiziarie. Ora ci chiediamo, se qualche dipendente di una determinata direzione manipola gare di appalto o affidamenti, la colpa di un singolo può forse ricadere su tutto il personale addebitando allo stesso, con votazioni minori che poi avranno ripercussioni economiche e ritarderanno le Peo,  scelte individuali in aperta violazione delle norme vigenti? Chi deve controllare allora e cosa?

Quando si parla di trasparenza molto avremmo da dire, ad esempio cosa si voglia fare in concreto, la trasparenza non è data dalla pubblicazione di documenti che poi non risultano veramente accessibili ai cittadini e perfino ai lavoratori, trasparenza vuol dire attribuire incarichi come le specifiche a inizio anno, verificare semestralmente i risultati ottenuti e liquidare a fine anno le spettanza,  non nascondersi dietro alle mansioni superiori asserendo che non sono dovute le informazioni a tal riguardo alla parte sindacale.
 
Per mesi abbiamo atteso la graduaroria delle Peo, il ritardo è dovuto non solo alla carenza di personale incaricato a tale compito ma all'insieme di quelle regole, indicatori e non, che alimentano una macchina organizzativa sempre più burocratica come dimostra la maniacale cura riservata ai cartellini.
 
Ben venga allora la discussione su performance e indicatori senza nascondersi dietro a una verità nota ma taciuta ossia che si va privilegiando questioni secondarie senza mai affrontare le cause dei problemi
 
CUB COMUNE PISA
 

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