L'Italia si è destra

 Abbiamo copiato questo titolo, ce ne impossessiamo per aprire una riflessione sulle ultime elezioni politiche che hanno visto la vittoria schiacciante delle destre e risultanti alquanto deludenti delle liste cosiddette antisistema, liste convinte di superare il 3 per cento ma fermatisi a percentuali di poco superiori all'1%. 

Queste elezioni hanno visto non solo la vittoria schiacciante di Fdi ma il travaso di voti a destra dalla Lega a Fdi con la leadership di Salvini messa in discussione da tempo come dimostra il voltafaccia di tanti amministratori del centro nord in rotta con il loro partito tradizionale di riferimento a cui contestano la rinuncia all'autonomia differenziata.

L'Italia è il primo tra i paesi fondatori dell'Unione Europea ad eleggere un governo di estrema destra A Fdi va il voto di tanti operai, pensionati, un travaso di voti da sinistra non nuovo già verificatosi negli anni novanta con il voto a Forza Italia e alle elezioni europee ultime alla Lega. La caduta di Salvini è iniziata da tempo, decine di suoi amministratori locali sono passati alla corte della Meloni, Forza Italia pur perdendo consensi ha mantenuto buona parte del suo elettorato.

 La vittoria di Fratelli d’Italia arriva a pochi giorni di distanza dalla vittoria dei democratici (destra) svedesi a conferma che la Europa di Maastricht è entrata in una crisi forse irreversibile con il centro sinistra spalmato sulle posizione della tecnocrazia e della Nato. 

 Possiamo allora parlare di un’ascesa dell’estrema destra in Europa? Già nel 2016, dopo il referendum sulla Brexit e la vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti, era evidente che lo scontento e il malessere di paesi alle prese con una crisi economica di grandi dimensioni avrebbe riversato consensi verso i partiti nazionalisti pur con una sola parentesi ossia la vittoria dei socialdemocratici in Germania e la crisi dell' Alternative für Deutschland (Afd). La sconfitta della Le Pen al ballottaggio delle presidenziali francesi ha visto anche l'estrema sinistra in forte ascesa a dimostrazione che in quel paese il richiamo all'antifascismo regge ma al contempo la sinistra si va radicalizzando su posizione anti sistema cosa  non accaduta in Italia

E in ogni caso il Fronte nazionale ha conquistato 13 milioni di consensi, pari a più del 41% dei voti. L’aumento del costo della vita, la crisi  economica ed energetica, il conflitto in Ucraina, l'immigrazione determinata dalla guerra e dalla povertà dilagante in Africa hanno ripercussioni immediate sull'Europa  e una sinistra legata al programma della bussola europea e lontana anni luce da pensionati e lavoratori finisce con il rafforzare la tecnocrazia europea da un lato e dall'altro porta acqua al mulino delle destre che sono state fuori dalle grandi coalizioni come quella che ha sostenuto il Governo Draghi.

Giorgia Meloni ha condotto una campagna elettorale di successo, è stata accreditata da parte della Confindustria, ha guadagnato il via libera dagli Usa, non ha mai messo in discussione le scelte antipopolari come la Riforma Fornero ma agli occhi della opinione pubblica viene ricordata come la sola che ha criticato la gestione della pandemia e dall'altra è rimasta fuori dall'agenda Draghi.

I partiti antisistema erano convinti di fare il pieno di consensi sull'onda della critica al green pass, hanno pensato di superare il 3 % quando perfino una lista, decisamente di destra, come Italia Lexit accreditata del 3% non è andata oltre l'1,9%. Se guardiamo i voti di Unione Popolare poco cambia dai consensi di Potere al Popolo a conferma che quella sinistra radicale non guadagna consensi e risulta ancora marginale nel contesto sociale riportando pochissimi voti nei quartieri popolari che dovrebbero essere loro riferimento. E l'elemento di maggiore spicco è la crescita del partito del non voto con l'astensionismo cresciuto a dismisura con la percentuale più bassa dei votanti mai riportata alle elezioni politiche.

Le elezioni politiche del 25 Settembre ci lasciano  cumuli di macerie e distruggono le pie illusioni di chi avendo raccolto le firme per presentare le liste pensava di guadagnare  quei consensi che invece sono andati a destra o verso l'astensione. La rottura con il Governo Draghi ha fatto riconquistare consensi al Mov 5 Stelle a cui una parte della popolazione continua a riconoscere alcuni meriti come il reddito di cittadinanza.

Ecco la fotografia di un paese che oggi guarda con profonda preoccupazione alla crisi economica e sociale e accredita consensi a una forza politica che da sempre si oppone ai diritti civili senza farsi carico di quelli sociali. In assenza di una riflessione seria e approfondita rischiamo di cullarci sulle illusioni di un passato dimenticato e lontano anni luce, la retorica sull'antifascismo allontana i consensi perchè l'antifascismo non viene attualizzato.

E' quindi nel presente che dobbiamo operare senza retorica e con sano pragmatismo per riconquistare credibilità e consensi sociali  a partire, come di diceva un tempo, dai quartieri , dai luoghi di lavoro e dalla società, senza cadere nell'equivoco che le elezioni rappresentino un'ultima spiaggia o una occasione per ribaltare i rapporti di forza che non da ora sono a nostro sfavore.


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