Residenze per anziani e disabili: siano luoghi di cura e non lazzeretti

Le residenze per anziani sono sempre piu' esposte al coronavirus, numerosi pazienti e operatori contagiati, alcuni ricoverati in ospedale in gravi condizioni di salute, altri ancora deceduti per il virus.

Pisa e Provincia non sono estranee al fenomeno, certamente le statistiche non sono paragonabili alle  Regioni del Nord , resta il fatto che numerose Rsa ,in tutta la penisola, hanno registrato contagi a ritmi troppo elevati.

Occorre indagare le cause di quanto accaduto ricordando che molte Rsa hanno troppi ospiti e pochi operatori, mancano infermieri e personale sanitario\socio educativo, ci sono strutture con un numero di utenti elevato rispetto agli organici del personale.

Gran parte delle strutture, un tempo pubbliche, sono esternalizzate, bisognerebbe analizzare i costi degli appalti per capire se i fondi stanziati sono stati sufficienti e adeguati.

In queste settimane alcune operatrici delle Rsa hanno contattato il nostro sindacato per criticare la insufficiente presenza di medici di base all'interno delle strutture, forse bisognerebbe pensare a rivedere l'intero sistema considerato che la medicina di base oggi è al collasso e andrebbe invece potenziata . Sicuramente ci saranno protocolli da rivedere coinvolgendo tutti i soggetti interessati

Sempre alcune operatrici chiedono, a tutela della salute e sicurezza di tutti\e, che si inizi a rivedere le modalità di gestione degli appalti, si faccia chiarezza sulla presenza di adeguati dispositivi di protezione individuale, si proceda velocemente con i tamponi per operatrici e utenti, tamponi che risultano in ritardo rispetto agli annunci fatti. E infine viene chiesto di adeguare gli organici delle RSa alle reali necessità estendendo al personale delle stesse non solo i trattamenti economici riservati al sistema sanitario regionale ma anche le vie rapide per le assunzioni. E infine, ove necessario, si proceda con interventi strutturali sugli edifici. 

Auspichiamo che la Regione Toscana voglia aprire una inchiesta sulle Rsa sui reali fabbisogni delle stesse, a tutela della salute e sicurezza di operatrici e utenti per gettare le basi di un nuovo modello residenziale di qualità. Nei giorni scorsi abbiamo scritto alla commissione regionale per chiedere  questi interventi per le Residenze, utenza e personale, prima ancora che le Rsa fossero al centro dei fatti di cronaca.  Attendiamo ancora risposta


Sindacato generale di Base


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