Dietro al Rave party c'è ben altro

Il Consiglio dei Ministri, disinteressandosi della vergognosa marcia a Predappio per il 100mo anniversario della Marcia su Roma, ha invece inasprito le pene per il reato di invasione di terreni ed edifici . Ebbene questo reato non si riferisce solo ai rave party ma a reati anche di natura politica come l'occupazione di uno stabile abbandonato da recuperare a fini sociali o per la emergenza abitativa.

Siamo in piena continuità con i Pacchetti sicurezza del recente passato che avevano previsto sanzioni e pene pesantissime per reati sociali o sindacali come i picchetti e le occupazioni di casa.

Con questo decreto Legge sarà possibile applicare le nuove norme, da 3 a sei anni di carcere e con salate sanzioni pecuniarie, a occupanti di casa, a giovani e meno giovani che decideranno di recuperare a uso pubblico immobili abbandonati magari per farne aula studio, centro sociale, luogo di ritrovo fuori dalle logiche speculative.

Ma invece, nell'immaginario collettivo, è passata una norma contro i rave , contro la musica tecno e l'uso e consumo di sostanze. Non a caso il termine utilizzato è alquanto generico, se si parla di “raduno” e cosi' facendo ci si riferisce a innumerevoli azioni che con una festa o un rave non hanno nulla a che spartire.

E se la priorità è quella di prevedere anni di carcere e pesanti sanzioni pecuniarie per le occupazioni, allora come non ravvisare la prima risposta repressiva del Governo Meloni?

Il provvedimento, adottato in fretta e furia, farà da apripista ad innumerevoli interventi repressivi contro i movimenti sindacali, sociali e più in generali all'insegna del conflitto.


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