Sciopero del 2 Dicembre: le ragioni per le quali partecipare

Il potere di acquisto dei salari e delle pensioni è in continua caduta,   l'aumento generalizzato dei prezzi di tutti i beni di prima necessità, delle bollette di luce e gas, l'aumento dell'inflazione e l'assenza di meccanismi automatici che incrementino in automatico i salari sono la fotografia di una situazione economica che farà pagare ai lavoratori, alle lavoratrici, al precariato e agli anziani i costi della crisi.  

Il sindacalismo di base ha indetto per il giorno 2 Dicembre uno sciopero generale per la intera giornata con manifestazioni locali

Perchè aderire a questo sciopero?

  • Se confrontiamo l'attuale potere di acquisto di salari e pensioni rispetto a 30 o 40 anni ci accorgiamo che ogni rinnovo contrattuale è stato inferiore al costo della vita, la povertà dilaga e riguarda ormai anche chi ha un lavoro fisso e un regolare contratto.
  • Mancano interventi seri per sostenere il reddito e i consumi dei lavoratori, dei pensionati e dei disoccupati una buona parte della ricchezza prodotta nel paese va alle imprese e ai capitali ma non ai redditi medio bassi e ai salari.
  • La guerra in corso non dipende dalla nostra volontà ma noi possiamo almeno ribadire che l'invio delle armi all'Ucraina alimenta il conflitto incrementando le spese militari che sottraggono fondi ai salari, alla sanità e alle pensioni.
  • I contratti nazionali scaricano su quelli decentrati oneri e istituti che alla fine dividono i lavoratori, invece di potenziare sanità e previdenza pubblica si destinano fondi al welfare aziendale. Ma dai due anni pandemici non abbiamo tratto alcun insegnamento?
  • Mancano interventi di redistribuzione delle risorse, finalizzati a colpire i grandi patrimoni accumulati negli ultimi decenni, per ridurre le disuguaglianze e favorire la difesa di larga parte della popolazione. E invece? Si vuole ridurre la tassazione dei più ricchi (flat tax), contenere gli aumenti salariali, non abbattere la precarietà che genera salari e pensioni da fame,  si parla da tempo di ridurre o cancellare il reddito di cittadinanza promettendo il taglio del cuneo fiscale alle imprese che determinerà costi aggiuntivi per lo Stato al quale mancheranno i soldi, per Stato sociale, Scuola e Sanità pubbliche.
  • Lo sciopero generale è l’arma per contrastare le politiche economiche antipopolari e per fermare la guerra. In Italia è regolamentato da una legge liberticida che ne limita fortemente l’impatto al contrario di quanto accade in altri paesi europei.
CUB PISA

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