ELEZIONI USA: UNA INFORMAZIONE MANIPOLATA A USO E CONSUMO DELLA NATO E DELLA GUERRA IN UCRAINA?

 I telegiornali e la informazione mainstream asseriscono che le elezioni negli Usa hanno visto una sostanziale tenuta dei democratici e di Biden arrestando la avanzata repubblicana, altri hanno parlato di astri nascenti in casa repubblicana per chiudere l'era Trump. Ma come sono andate invece le elezioni?

Intanto lo scrutinio non è ancora terminato e si dovrebbe ragionare con dati definitivi alla mano, non è escluso infatti che i repubblicani arrivino alla maggioranza assoluta alla Camera e al Senato che sarebbe un autentico smacco per Biden e ne limiterebbe fortemente l'azione politica.

Poi potremmo aprire una riflessione sul sistema elettorale vigente negli Usa ma qui andremmo fuori tema  come anche fotografare i risultati elettorali in basi alle preferenze espresse dalle varie etnie (senza dubbio gli ispanici guardano oggi con maggiore interesse ai democratici di quanto abbiano fatto nel recente passato ma quasi il 60% dei bianchi continua a stare dalla parte di Trump). Il consenso delle minoranze etniche ai democratici dipenderà comunque dal programma elettorale del prossimo presidente Usa e dagli interventi in campo sociale ed educativo che sappiamo essere sempre compressi in tempi di crisi economica.

I repubblicani stravincono alla Camera ma riportano meno voti al Senato, da qui a parlare di sconfitta dei repubblicani corre  comunque grande differenza.  E al contempo la presenza di Trump viene vista da parte del potere repubblicano come una sorta di minaccia nonostante i consensi diffusi di parte cospicua dell'elettorato verso l'ex presidente Usa.

Nessuno parla degli effetti della guerra sulle elezioni Usa, sulla crisi economica che attanaglia i paesi Ue ma anche il paese che più di ogni altro ha voluto, e finanziato la guerra in Ucraina. E nessuno analizza il voto dei singoli stati in relazione alla crisi economica che colpisce alcune aree del paese in misura maggiore, ove magari i processi di ristrutturazione capitalista determineranno maggiori contraddizioni con alcuni settori dell'economia destinati a soccombere portandosi dietro migliaia di licenziamenti.

E un altro ragionamento dovrebbe scaturire dall'analisi del voto Stato per Stato, in alcuni casi i voti riportati dai candidati repubblicani sono stati quasi plebiscitari per questo ipotizzare una sostanziale tenuta di Biden , o anzi un recupero di consensi come qualcuno scrive, è sicuramente smentito dai dati elettorali.

Sullo sfondo di queste elezioni si giocano allora altri equilibri, ad esempio chi saranno i candidati dei due schieramenti alle Presidenziali previste tra due anni, quali settori economici ed energetici prevarranno nell'uno o nell'altro schieramento.

In alcuni Stati nelle prossime settimane si combatterà una autentica battaglia su alcune tematiche come il diritto all'aborto e la contrazione del welfare, sui diritti che settori repubblicani stanno mettendo in seria discussione con leggi Statali raccapriccianti. Ma dimenticare, lo diciamo ancora una volta, gli effetti della crisi e della guerra su alcuni settori della popolazione resta una visione astratta della realtà.

Non è sufficiente parlare di sconfitta di alcuni candidati repubblicani vicini a Trump perchè altri invece hanno riscosso consensi , quindi ancora una volta si leggono i risultati, ancora parziali va detto, delle elezioni  Usa in termini calcistici senza avere alcuna idea dei programmi elettorali e degli interessi materiali in gioco.

rinviamo a un approfondimento interessante

Midterm USA 2022: 8 grafici per capire la posta in gioco (ispionline.it)

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