Pianeta pensioni: se scopri che l'Italia risulta tra i paesi meno affidabili

 Un recente rapporto, Mercer CFA Institute Global Pension Index 2021, analizza i sistemi previdenziali presenti nelle varie nazioni e l'Italia è collocata in una fascia critica, tra i paesi che offrono minori tutele e garanzie.

Per anni si è parlato di pensioni solo nell'ottica di ridurne la spesa, a tale scopo sono nate "Riforme" che hanno innalzato l'età pensionabile e gli anni di contributi, il sistema di calcolo della pensione basato sulle retribuzioni è stato archiviato perchè giudicato troppo dispendioso ma ben presto, tra vuoti contributivi e precarietà occupazionale, ci troveremo con assegni previdenziali pari alla metà dell'ultimo stipendio.

Il punto di partenza di ogni analisi non potrà essere solo all'insegna dei dettami di Bruxelles o del FMI ma occorre guardare invece alla tenuta sociale del sistema previdenziale.

E a tale scopo le sirene della previdenza integrativa, ormai dominanti in ogni contratto nazionale, e con l'immancabile supporto del cosiddetto welfare aziendale, diventano sempre più forti a discapito della previdenza pubblica e del potere di acquisto salariale.

Si parla insistentemente di componenti volontarie del risparmio individuale, di previdenza e sanità integrativa come pilastri di una esistenza dignitosa per quella che un tempo definivamo terza età.

In alcuni paesi una volta in pensione si continua a lavorare e dovrebbe indurre a qualche riflessione il fatto che 40 anni di contributi non siano sufficienti ad assicurare una vita dignitosa e un assegno previdenziale con adeguato potere di acquisto.

Ridurre la spesa pubblica è ormai il principio guida di ogni intervento in materia previdenziale, da qui nasce la spinta per indurre lavoratori e lavoratrici a investire parte del loro salario, o del Tfr, nella previdenza integrativa, una colossale circolazione di capitali da investire in varie modalità.

Un buon sistema pensionistico dovrebbe scaturire da ben altre considerazioni ossia che con 40 anni di lavoro si ottenga un assegno previdenziale dignitoso.

Le disuguaglianze sociali ed economiche crescenti, anzi dilaganti, negli ultimi anni sono anche il risultato della previdenza integrativa, chi possiede maggiore reddito potrà accedere a percorsi di finanziamento preclusi invece ai tanti, la maggioranza , che non arrivando a fine mese saranno impossibilitati a investire parte del salario per integrare l'assegno pensionistico futuro.

E qui entrano in gioco anche i ruoli dello Stato e della previdenza pubblica, il flusso di denaro che dai redditi si è spostato verso i capitali ha alimentato la finanza speculativa acuendo le disuguaglianze, non tassando poi adeguatamente(in misura proporzionale) i redditi elevati mancheranno i fondi per il welfare e quindi anche per le pensioni.

Non corrisponde a verità che il problema dei sistemi previdenziali sarebbe costituito dal carattere redistributivo , per anni ci è stato detto che con il sistema contributivo avremmo avuto un assegno proporzionale in base ai versamenti effettuati, ora si scopre che percepiremo pensioni da fame anche con 40 anni di lavoro alle spalle. E per addolcire la pillola ci diranno che non siamo stati previdenti, anzi ci accuseranno di essere autentici scialacquatori per non avere investito parte del nostro salario o tutto il tfr nella previdenza integrativa.

Ma allora un buon sistema previdenziale quale potrebbe essere?

Un sistema che assicura una pensione dignitosa, che tassa i patrimoni investendo questi soldi nel welfare (ergo non solo nelle pensioni), questo sistema non potrà essere dato dalla sommatoria della previdenza pubblica e di quella integrativa perchè salari e pensioni hanno perso potere di acquisto proprio con il loro avvento. E alla fine la quota di soldi versati dai lavoratori finisce con l'aumentare di anno in anno mentre invece si evita di tassare proporzionalmente i grandi capitali e redditi che pagheranno sempre meno.

E da qui bisogna ripartire per un ragionamento serio sul sistema previdenziale e perchè no, magari, rilanciare una campagna per la Patrimoniale.

Ps Mercer CFA Institute Global Pension Index 2021

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