"Libertà è non far ammalare gli altri"

"Libertà è non far ammalare gli altri". Questo ha detto oggi Mattarella. E su questo punto non posso dissentire, sia perché in Italia e in gran parte d'Europa e del mondo i contagi stanno aumentando, sia perché anche chi non vuol vedere e sentire non può certo negare che l'estate non ha fatto scomparire il virus. Da noi, oggi 31 luglio, siamo arrivati a circa 400 casi ed ho paura che questo dato sia in crescita. Non mi piace che lo stato d'emergenza sia stato prolungato fino al 15 ottobre, ma purtroppo devo dire che non ci sono segnali così positivi da farmi accanire sul fatto che i nostri diritti di libertà siano stati lesi. Anche perché i cosiddetti "negazionisti" si sono guarda caso appropriati di un pezzo del Parlamento: la banda Salvini, gli emeriti costituzionalisti Ainis e Cassese, il grande Bocelli ecc. devono perlomeno far riflettere chi parla di "Lesa Maestà" dei diritti costituzionali dei cittadini. E del resto il solito Salvini, in piena crisi Covid occupò il Parlamento per una settimana senza che nessuno si scandalizzasse. E allora di quale lesione dei diritti stiamo parlando? Al contrario dell'Italia, in Romania i paladini della libertà hanno vinto: il 2 luglio la Corte Costituzionale Romena ha deciso che le autorità non hanno il diritto di imporre la quarantena, il ricovero o l'isolamento. Questa decisione ha portato alle dimissioni di 900 persone contagiate. Parlo della Romania perche è il Paese che conosco meglio, visto che la badante di mia madre è rumena. Volete i dati? Siamo passati da 450 persone contagiate (2 luglio) alle 1.295 persone di oggi 31 luglio con un aumento esponenziale soprattutto dal 15 luglio che fa salire a 50.886 il numero complessivo degli ammalati, mentre il 2 luglio erano 27.746 Questo aumento esponenziale dei contagi ha fatto giustamente decidere il Ministro Speranza di obbligare alla quarantena chi viene dalla Romania e dalla Bulgaria, oltre che da altri vari Stati. Ma questo ha creato altri disastri: chi per esempio avrebbe dovuto sostituire le badanti che andavano in ferie si è trovata costretta a tornare indietro oppure ha dovuto cercare un alloggio al di fuori della famiglia che avrebbe dovuto assistere perché, anche se sei sano ma devi stare in quarantena, devi stare comunque lontano dalle altre persone per almeno 2 settimane. E se qualcuno non ti porta da mangiare ti attacchi perché comunque devi stare isolata. Ora basta parlare di questo perché sono veramente stufo. Rimando in gran parte alla lettura di quanto hanno scritto Russo Spena (nella seconda parte mi trova d'accordo) e Massimo Villone pochi giorni fa per concludere la mia seconda lettera di riflessioni: la partita da giocare non è né fra "Costituzionalisti", nè fra "Negazionisti", ma la partita si gioca su cosa di sì deve fare un buona volta in Italia. E' su questo che si gioca il nostro futuro. Deve cambiare il modo di produrre e noi come comunisti abbiamo il dovere di dire come dobbiamo cambiarlo. E abbiamo ancora di più il dovere di dare una prospettiva per il futuro a tanti giovani e donne e a tutte le persone precarie e "invisibili"che hanno perso il lavoro. Se non riusciremo a cambiare le cose, quale futuro avranno in una società capitalistica da rapina come quella di oggi. E' su questo che dobbiamo trovare una linea, anche a costo di scontri e divisioni: dobbiamo trovare una linea unitaria tra i vari partitini che si richiamano al comunismo o sarà la fine per tutti. Per quanto riguarda la Sanità, quali proposte concrete abbiamo per farla ritornare ad essere Nazionale e radicata sul territorio perché solo così può essere alla portata di tutti i cittadini, eliminando le varie sovrastrutture di tipo privatistico e clientelare che si sono accavallate su di essa in questi ultimi 30 anni? Scusate, mi ero riproposto di non parlare più di Covid, ma non ce l'ho fatta più quando ho capito che per alcuni di noi conta più che altro avere ragione su un punto piuttosto che toccare le questioni generali che devono vedere noi comunisti per primi a lottare per un Paese diverso da quello attuale. E comunque ribadisco quello che ha detto oggi Mattarella: "Libertà è non far ammalare gli altri". Anche perché, se si ritornerà ad un nuovo lockdown ,sarà davvero finita per tutti i miliardi di persone che popolano la terra. Ritroviamoci tutti a discutere insieme di queste cose, compagne e compagni, e soprattutto proponiamo soluzioni che siano comprensibili alla maggior parte della gente perché concrete e praticabili con la lotta! Adriano Zaccagnini

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