Riapertura nidi e scuole dell'infanzia

 

Nei giorni scorsi, come sindacato di base e come RSU, abbiamo inviato una nota alla assessora Munno chiedendole un incontro ma senza esito, stessa cosa è accaduta con la dott.ssa Mariani alla quale gli RLS avevano chiesto un incontro.

 

Sono da poco uscite le linee guida Ministeriali, ma ancora non risultano chiare alcune questioni.

 

Per quanto riguarda i gruppi di bambini\e, il rapporto educatrici bambini , le linee guida lasciano invariati i rapporti pre-esisstenti sia per i Nidi d’Infanzia per i quali si rimanda alla legge regionale.

Tenendo conto che nello 0-6 il distanziamento sociale non è attuabile, ci chiediamo se nella scuola dell’Infanzia 25 bambini in un’aula siano in sicurezza, così come un gruppo “bolla” di 25 al Nido. Le educatrici si sono sforzate di inviare dei contributi concreti su come riorganizzare spazi e lavoro, ci chiediamo allora se queste note siano state prese in considerazione oppure no vista la imminenza dell'anno scolastico 2020\21 e soprattutto ad oggi non ci è dato sapere se sono stati fatti sopralluoghi nelle strutture al fine di indicare la capienza massima di ogni singolo spazio  ( sala pranzo, stanza del sonno, spazi interni per il gioco …) per restare entro margini di sicurezza. Tale dato, a nostro avviso, doveva essere fornito da tempo quale strumento per individuare possibili soluzioni o evidenziare criticità da risolvere sia da un punto di vista dell’organizzazione e/o ristrutturazione degli spazi sia per verificare la necessità di organici, ad esempio se un’aula della scuola dell’infanzia risultasse troppo piccola per 25 bambini, come sarà possibile risolvere il problema visto che c’è una compresenza solo dalle 10.30 alle 13.40? il gruppo bolla di 25 divezzi  al nido ( nei nidi grandi) non è chiaro come possa/debba essere gestito, l’assessora dichiara sui giornali di gruppi di massimo 10 bambini ma in questo modo i gruppi sarebbero 3  con 5 educatrici che sul turno del pomeriggio resterebbero in 2.

Si parla poi di outdoor education ma  come riorganizzare gli Spazi esterni con lavori ancora da iniziare per rendere fruibili e funzionali queste aree? Esistono coperture esterne? Nella commissione consiliare l’assessora Munno ha parlato di finanziamenti che però escludono la possibilità per l’amminstrazione di poterli  utilizzare per l’acquisto di materiai esterni, come sarà dunque possibile l’outdoor education nelle strutture sprovviste di ciò che serve per attuarla?

 

Poi ci sono le questioni legate all’ambientamento dei bambini e delle bambine che richiedono la presenza dei genitori. Come abbiamo pensato di gestire la presenza dei genitori? .

 

 

La sanificazione di spazi e materiali ci porta a pensare che sarà necessario rivedere il numero  delle ausiliarie della ditta appaltatrice e del personale della refezione, come intende procedere l’Amministrazione?

 

Cosa ne sarà degli Spazi per gli adulti con spogliatoi angusti e non aerati?

 

E per chiudere il nostro ragionamento, rispetto ai Supporti per la tutela sanitaria non concordiamo con il parere dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome rispetto alla proposta di rivalutare l’utilizzo delle mascherine il 25 agosto a seconda della curva dei contagi. Sottolineiamo nuovamente che nello 0-6 il distanziamento  non è di possibile attuazione, pertanto riteniamo che, come ad oggi previsto dalle linee guida, le educatrici dovranno sempre indossare la mascherina in situazioni di estrema  vicinanza, come ad esempio per il cambio, a tutela delle educatrici e anche dei bambini e delle bambine.

 

Il Libretto sanitario redatto in collaborazione con la ASL a cui fare riferimento in caso di allontanamento di bambini con disturbi di varia natura (febbre, congiuntivite, diarrea, altro…) diventa ora più che mai indispensabile ad esempio, come sottolineato dal parere della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sull’obbligatorietà del certificato del Pediatra per un’assenza superiore a 3 giorni, ma riteniamo che la referente per la prevenzione ed il controllo delle infezioni, che mantenga un contatto con le ASL come proposta dalla stessa Conferenza,  NON possa e NON debba essere individuata all’interno del personal educativo.

 

Sono domande pratiche alle quali dovrebbero seguire risposte immediate senza perdere altro tempo e coinvolgendo direttamente il personale, comunale e non, che nelle scuole opera

 

Sindacato di base Comune di Pisa

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