AUTOFERROTRANVIERI: CGIL, CISL, UIL, UGL E CISAL FIRMANO L’ENNESIMO “ACCORDO DELLA MISERIA”

AUTOFERROTRANVIERI:
CGIL, CISL, UIL, UGL E CISAL FIRMANO L’ENNESIMO “ACCORDO DELLA MISERIA”
680 EURO DI UNA TANTUM DA RATEIZZARE IN 2 O 3 TRANCHE
PER IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NEL 2018, 2019 E 2020:
MENO DI 20 EURO LORDE AL MESE!
AZIENDE E SINDACATI SI DANNO APPUNTAMENTO DAL 21.6 P.V.
PER L’AVVIO DEL CONFRONTO SUL RINNOVO DELLA NORMATIVA:
UNA CATEGORIA TENUTA ALL’OSCURO DEI SACRIFICI IN ARRIVO
SCIOPERO NAZIONALE
LUNEDI' 21 GIUGNO 2021 – dalle ore 20 alle ore 24
PER UN VERO E DIGNITOSO RINNOVO DEL CCNL
CHE GARANTISCA DIRITTI – SALARI – SICUREZZA
PRESIDIO AL MINISTERO DEI TRASPORTI A ROMA:
MERCOLEDÌ 30.6.2021 DALLE ORE 10
CONTRO L’ESCLUSIONE DEI SINDACATI DI BASE E
PER UN VERO RINNOVO DEL CCNL DEGLI AUTOFERROTRANVIERI
UNA BEFFA PER I LAVORATORI ED UN REGALO PER LE AZIENDE
Il 17 giugno 2021 Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal hanno sottoscritto con le associazioni datoriali Astra, Anav e
Agns l’ennesimo accordo a perdere per gli autoferrotranvieri, stabilendo il versamento per i lavoratori di
una vera miseria a copertura della vacanza contrattuale del 2018, 2019 e 2020: al parametro
175 saranno 680 Euro di una tantum da versare in due rate a luglio (300 euro) e dicembre
2021 (380 euro).
Per gli autoferrotranvieri prevalentemente (ovvero almeno all’80%) utilizzati “nei servizi di linea a lunga
percorrenza non percettori di contributi pubblici” le rate saranno addirittura 3 e verranno versate
ad ottobre 2021 (200 euro), aprile 2022 (200 euro) e luglio 2023 (280 euro).
UNA TANTUM RIDICOLA: 680 EURO EQUIVALGONO A 20 EURO AL MESE
In sostanza con tale accordo le aziende incassano un vero e proprio regalo e si troveranno a dover
riconoscere agli autoferrotranvieri, di fatto, una vera e propria miseria maturata nei mesi trascorsi durante
la vacanza contrattuale dal 2018 al 2020: l’equivalente di solo 20 euro lordi al mese.
Non solo. Con la definizione di tale una tantum e con la sua rateizzazione in realtà le aziende colgono due
obiettivi: evitano di inserire il riconoscimento degli aumenti contrattuali a regime nelle
prossime retribuzioni e, con ogni probabilità, riescono a far slittare la data di un vero rinnovo
contrattuale della parte economica almeno al 2022 se non oltre tale data.
DAL 21 GIUGNO 2021 SI TRATTERÀ SULLA NORMATIVA:
CON QUALI OBIETTIVI E SU QUALE PIATTAFORMA?
Ma non basta. Nell’accordo le aziende ed i sindacati firmatari si impegnano ad avviare il confronto per il
rinnovo della parte normativa dal 21 giugno p.v., da definirsi entro novembre 2021: un confronto che
parte senza che Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal abbiano definito con il consenso della categoria una
piattaforma contrattuale e concordato con gli autoferrotranvieri le rivendicazioni da
formulare al tavolo della trattativa.
Paradossali a tale proposito le dichiarazioni formulate dai suddetti sindacati nelle loro comunicazioni ove
annunciano, senza specificarne il senso e gli obiettivi, di voler “anticipare le trasformazioni nel lavoro” e di
voler “anticipare la riforma dell’intero settore”: dichiarazioni pericolose che non lasciano presagire
nulla di buono ma rimandano ad un “modernismo” che da anni costituisce una trappola ed
una stangata per i lavoratori ma un inequivocabile vantaggio per le aziende.
È URGENTE E NECESSARIO VERSARE AI LAVORATORI
LE DIFFERENZE RETRIBUTIVE MATURATE NEI GIORNI DI FERIE
Stando ai desiderata sindacali entro il 16 luglio p.v. si definirà in trattativa la retribuzione in occasione
delle ferie: un compromesso che non deve e non può forfettizzare quanto maturato da ogni
singolo lavoratore ma che deve basarsi sul conteggio a cartellino delle spettanze di ciascuno.
A tale proposito la Cub Trasporti, Cobas Lavoro Privato e AdL Cobas hanno già da tempo proposto alla
categoria un percorso legale che mira a recuperare quanto indebitamente sottratto dalle loro tasche: è
fondato il dubbio che la trattativa a cui puntano Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal e le controparti datoriali serva
per disinnescare il rischio di una valanga di ricorsi e per consentire alle aziende di conseguire l’ennesimo
sconto sulle spalle degli autoferrotranvieri.
IL FONDO SANITARIO: UN AFFARE DA SVENTARE
Inoltre è stato annunciato che i “soliti noti” e le aziende torneranno a trattare la "definizione di una intesa
in materia di fondo sanitario per garantire una polizza integrativa strutturata e adeguata”: come se non
bastasse la pessima esperienza del fondo Priamo!
Soprattutto è sconcertante e da irresponsabili rilanciare l’affare (per loro!) del Fondo Unisalute
dell’Unipol (…come diceva a suo tempo Fassino, la banca a misura degli interessi di qualcuno?) mentre
nel Paese con la pandemia si è manifestata la pericolosità ed i danni prodotti dai processi di
privatizzazione della Sanità e l’urgenza di dover favorire il rilancio di un sistema sanitario
pubblico ed universale, su tutto il territorio nazionale.
E’ INDISPENSABILE UNIRE LE IDEE E LE FORZE, PER USCIRE DAL TUNNEL,
IN CUI AZIENDE E FALSI ALFIERI DEI LAVORATORI HANNO GETTATO LA CATEGORIA.
FERMIAMOLI:
TOGLIAMOGLI LA PENNA…TOGLIAMOGLI LA DELEGA!
PASSA DALLA TUA PARTE…ORGANIZZATI CON I SINDACATI DI BASE
19.6.2021 CUB TRASPORTI
Sede legale – via Ponzio Cominio 56, 00175 Roma, tel. 0676960856; 0676983007–Pec- cub.romaeprovincia@legalmail.it
ADL COBAS
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COBAS LAVORO PRIVATO
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