Svolte neo autoritarie e capitale all'attacco
La
crisi economica non sarà passeggera, aggravata come è dalla sindemia da
covid-19, sta provocando milioni di nuovi poveri e forme di sorveglianza
e sfruttamento sempre piu' feroci .
Il Governo Draghi punta tutto sul Recovery per la ripresa economica e la crescita del PIL , pensa a tale scopo sia sufficiente una nuova rete di infrastrutture, cantieri aperti con il subappalto e gli affidamenti diretti, opere molte delle quali di ben poca utilità e magari con elevato patto ambientale, e non solo, sui nostri territori .
L'Italia, ha accompagnato il Recovery Plan non solo con lo sblocco dei
cantieri come prevedeva la vecchia Legge Obiettivo Berlusconiana ma
ripristinando il subappalto e i licenziamenti collettivi, stannogià
rinnovando gli appalti al ribasso con perdite salariali ed
occupazionali, invocano la semplificazione nell'interesse esclusivo
delle imprese. Molte delle opere previste sono state avversate per anni
da movimenti e ambientalisti, eppure il Governo si trincera dietro la
cosiddetta "transizione ecologica"
La
società della Cura meglio di noi ha contestato puntualmente i
provvedimenti futuri denunciando la spesa di 110 miliardi di Euro per
Alta velocità e grandi opere invece di puntare sull'ammodernamento dela
rete infrastrutturale e sulla manutenzione del territorio per il quale
spenderemo cifre irrisorie.
A
farne le spese saranno le strade che percorriamo ogni giorno cosi'
malmesse da rappresentare un pericolo per chi le percorre, la rete
ferroviaria, la mobilità cittadina o suburbana per collegare le
periferie o le aree piu' remote alla città. A farne le spese la salvaguardia idrogeologica dei territori, le bonifiche ambientali, la difesa dell'ecosistema. Esiste un parallelismo tra oggi e gli anni settanta, quasi 50 anni fa si sensibilizzavano le scuole alla difesa dell'ambiente formando tecnici allo sfruttamento a fini energetici di vento, sole, acqua, all'utilizzo di nuovi prodotti a piu' basso impatto ambientale, oggi invece si invoca una transizione ecologica verso il potenziamento del capitalismo 4.0.
Nell'Italia dal grande patrimonio artistico e archeologico ci saremmo aspettati ben altri intereventi a partire dalla messa in sicurezza dei territori e dal recupero di aree abbandonate che potrebbero invece rilanciare anche il turismo culturale.
Poi si dimentica che buona parte dei fondi del Next Generation UE saranno debiti a pesare sulle future generazioni senza dimenticare le condizioni imposte dalla Ue sotto forma di riforme.Il
Governo è stato per mesi acriticamente difeso dai sindacati
rappresentativi che oggi scendono in piazza contro il ripristino dei
licenziamenti collettivi pensando che la concertazione sia la salvezza
per le classi lavoratrici.
In
questi giorni scopriamo come l'approvazione del PNRR sia anche una prova
tecnica di nuovo totalitarismo tanto che non c'è stato alcun dibattito
in Parlamento e men che mai nel paese sulle priorità da assumere per
l'uscita dalla crisi. Il PNRR è stato invece discusso con i poteri forti
che ne hanno dettato le linee guida, dalle banche a Confindustria.
Siamo in presenza di una deriva
autoritaria come dimostra il sistematico utilizzo di mazzieri e guardie
private ai cancelli dei magazzini, gli arresti e le denunce agli
attivisti sociali e ambientalisti, la militarizzazione dei territori e
delle città in nome della lotta al degrado urbano
Da
qui nasce la criminalizzazione degli oppositori sociali, sindacali e
politici allo stato delle cose presenti, una militarizzazione
strisciante che si manifesta contro gli operai in lotta e i movimenti
attivi contro le grandi opere o per il diritto all'abitare visto che
anche la deroga al blocco degli sfrattti, a lungo promessa, sta per
giungere a termine.
Per massimizzare i profitti stanno stravolgendo il Codice degli Appalti portando il subappalto al 50%, il lavoro diventa sempre piu' precario, malpagato, senza diritti
Per
favorire il nuovo sacco barbarico nasce anche la Soprintendenza Unica
Nazionale per aggirare veti alla distruzione del paesaggio e del
patrimonio culturale, vincono le logiche speculative sulla cura della persona e sulle produzioni sostenibili.
Solo a parole si punta sulle energie rinnovabili puntando tutto sul capitalismo della sorveglianza e sulle tecnologie
che ricordiamo non sono mai neutre perchè vengono ideate e realizzate
solo se producono utili alle grandi multinazionali del settore
Ci
sembra evidente che la stretta repressiva e la involuzione democratica
siano elementi indispensabili per affermare la priorità delle grandi
opere e dell'aumento del Pil, i costi sociali saranno elevatissimi.
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