Venerdì 25 a Pontasserchio (Pi) fondazione del Comitato popolare per la Palestina e i popoli oppressi

Venerdì 25 a Pontasserchio (Pi) fondazione del Comitato popolare per la Palestina e i popoli oppressi


Al Circolo Arci di Pontasserchio (Pi), venerdì 25 giugno a partire dalle ore 18.15, si terrà la costituzione ufficiale del Comitato popolare sangiulianese di sostegno alla causa palestinese e di tutti i popoli oppressi, con assemblea degli aderenti. Nel corso dell'iniziativa interverrà in collegamento video il medico di origine palestinese che da molti anni vive e lavora in Italia, dr Dawud Ahmad, esponente di primo piano dell'Unione Democratica Arabo-Palestinese. Al termine apericena conviviale organizzato dai gestori del circolo. Per prenotazioni rivolgersi a Danilo Piva <danjpj@virgilio.it>

Ad un mese di distanza dal cessate il fuoco che ha posto fine a 11 giorni di pesanti bombardamenti contro la Striscia di Gaza che hanno causato oltre 250 morti, a Gerusalemme non si fermano le aggressioni dei coloni, protetti e appoggiati dai soldati israeliani, contro la moschea di Al-Aqsa e la popolazione palestinese con il chiaro obiettivo di liberare la città dalla loro presenza. In tutto il paese si sono verificate azioni punitive con massicci arresti di palestinesi nei Territori occupati nel 1948 mentre procede inesorabile l'opera di sottrazione delle terre in Cisgiordania come nel caso del villaggio di Beita dove i coloni ebraici stanno costruendo l'avamposto coloniale Eviatar, illegale per la legge internazionale ed anche per quella israeliana, che sottrarrà il 30% delle terre del villaggio, privando 17 famiglie della loro unica fonte di sostentamento.

Qualcosa, tuttavia, sta cambiando. Dopo molto tempo, i palestinesi dei Territori palestinesi occupati nel 1948 si sono sollevati di nuovo insieme, e le strade e le piazze di tutto il mondo si sono riempite di giovani manifestanti. Il consiglio per i diritti umani dell’ONU ha annunciato l’apertura di un’inchiesta su possibili crimini di guerra e lo stesso ha fatto la procuratrice della Corte Penale Internazionale. Le ONG B’Tselem (Israele) e Human Rights Watch (Stati Uniti) hanno scritto nei loro rapporti che in Israele vige un sistema di Apartheid. Le Nazioni Unite, l’Unione Europea e la comunità internazionale non possono più continuare nella loro politica complice di Israele, permettendogli di violare impunemente le risoluzioni ONU, i diritti umani e il diritto internazionale. È tempo che Italia, Unione Europea e gli altri Stati avvino il boicottaggio dell’economia di guerra israeliana e delle imprese e istituzioni che ne sono complici, come avvenne contro il regime di Apartheid in Sudafrica, oltre a rompere ogni trattato di associazione commerciale e militare con Israele.

La pressione internazionale dovrà mantenersi fintantoché Israele non avrà posto fine all’occupazione, alla colonizzazione e all'apartheid in Palestina, smantellato il Muro, riconosciuto a tutti gli abitanti della Palestina storica la piena uguaglianza dei diritti fondamentali e riconosciuto il diritto al ritorno dei profughi palestinesi (risoluzione ONU 194).

Per queste e altre fondamentali ragioni di civiltà, la società civile sangiulianese, da sempre vicina ai popoli oppressi, ha ritenuto opportuno mobilitarsi per la costituzione di un comitato popolare che sostenga il rispetto del diritto internazionale e il principio dell'autodeterminazione dei popoli e implementi attività di formazione, informazione e proposta politica in questo campo.

Il Comitato popolare sangiulianese di sostegno alla causa Palestinese e di tutti i popoli oppressi

 

Commenti

  1. Come diceva Gandhi, la rinascita dell'umanità inizierà nelle piccole comunità, da cui poi si estendera' alle grandi metropoli del mondo.
    Claudio Fantozzi

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