E se vi raccontassimo che dopo il Covid le buste paga sono crollate di oltre il 20%?
Ci sono voluti tre anni perchè l'economia tornasse ai livelli antecedenti la pandemia ma subito dopo è arrivata una nuova crisi scatenata dalla guerra e dal rincaro dei generi di prima necessità. Nel frattempo i salari italiani sono risultati in caduta libera e quasi un quarto degli stessi è risultato in fase recessiva mentre per molti altri invece resta fermo perdendo potere di acquisto.
fonte Fondazione di Vittorio
Questo ed altro troviamo nella Ricerca della Fondazione Di Vittorio della Cgil : Lo stress aumenta, lo stipendio no - Collettiva
Sempre più diffusa è la percezione della perdita salariale e del potere di acquisto, della incapacità dei salari di adeguarsi al costo della vita e quando la retribuzione mensile resta invariata crescono invece la produttività, le mansioni erogate, i ritmi e i tempi di lavoro.
Esiste in Italia una autentica emergenza salariale, se il Governo si divide sulle norme previdenziali da inserire nella prossima Manovra di Bilancio in materia di salari pensa invece di avere risolto ogni problema con il taglio del cuneo fiscale.
L'inchiesta della Fondazione avviene con un campione di interviste in aziende già sindacalizzate, un campione vasto ma insufficiente visto che esiste un mondo avulso dalla sindacalizzazione ove i salari hanno perso maggiore potere di acquisto e ove le prestazioni richieste sono state assai accentuate anche aggirando gli orari di lavoro previsti dai contratti nazionali
Commenti
Posta un commento