LO STATO TURCO: UNA MINACCIA PER LA PACE E LA STABILITÀ IN SIRIA
LO STATO TURCO: UNA MINACCIA PER LA PACE E LA STABILITÀ IN SIRIA
Stop alla pulizia etnica dei curdi! Stop ai crimini di guerra dello Stato turco!
Nelle ultime settimane, in seguito alla caduta del dittatore Bashar Al-Assad, il nord della Siria e il Rojava sono stati testimoni di gravi attacchi. Quello che avrebbe dovuto segnare l'inizio di un dialogo pacifico e di una transizione democratica è invece diventato un campo di battaglia per interessi stranieri, minacciando la stabilità della regione. Questi attacchi, condotti da mercenari dell'“SNA” su ordine dello Stato turco, mirano a prendere il controllo del nord della Siria, in particolare delle aree a maggioranza curda e dei territori governati dall'Amministrazione Autonoma Democratica della Siria del Nord e dell'Est (DAANES).
Prendere di mira i civili e commettere crimini di guerra
Per rappresaglia e per instillare la paura, lo Stato turco ha fatto nuovamente ricorso a crimini contro l'umanità, colpendo i civili con droni, aerei da guerra F-16 e artiglieria. L'occupazione turca ha indiscriminatamente bombardato i civili radunati presso la diga di Tishreen, dove i residenti si sono riuniti per sostenere i loro difensori contro l'aggressione.
Le nostre richieste
Esortiamo all'azione immediata e alla solidarietà per affrontare queste violazioni e prevenire un'ulteriore escalation:
- Imporre il rispetto del diritto internazionale - Chiediamo a tutte le organizzazioni internazionali di cui la Turchia fa parte di esercitare pressioni affinché rispetti il diritto internazionale e fermi la campagna di pulizia etnica.
- Sostenere i popoli del Nord e dell'Est della Siria - Esortiamo tutti gli alleati del popolo curdo e delle altre comunità della regione a esprimere il loro sostegno e a prendere una posizione ferma contro l'aggressione dello Stato turco ai civili.
- Rendere responsabili i garanti del cessate il fuoco - Chiediamo ai garanti internazionali del cessate il fuoco nel nord-est della Siria di adempiere ai loro obblighi e di porre fine ai crimini perpetrati dallo Stato turco.
Ufficio d'informazione del Kurdistan in Italia
Commenti
Posta un commento