Ucraina: il tempo è galantuomo
Ucraina: il tempo è galantuomo
Iniziano a spuntare rivelazioni interessanti di parte Usa che rivelano le loro attività in Ucraina a partire da dopo il golpe di piazza Maidan
Di Francesco Dall'Aglio
Sarà forse un caso (no, non credo proprio che lo sia) ma quanto più Biden e l'amministrazione Dem escono dai giochi, tanto più la stampa statunitense ci regala indiscrezioni. E quella di ieri della ABC News è piuttosto interessante e vede un'altra volta protagonista la CIA (dopo le indiscrezioni sull'assistenza fornita all'Ucraina per i droni, di cui abbiamo parlato): dal 2014 ha collaborato molto strettamente con l'intelligence ucraina, organizzando o assistendo nell'organizzazione di azioni ostili nei confronti della Russia. Ora, la cosa non è sorprendente e soprattutto non è nuova, visto che già se ne era discusso a lungo (anche se solo nello spazio informativo russo, quindi la discussione non è mai stata presa sul serio), ma ora si aggiungono un po' di dettagli e una cronologia più lineare.
Stando a quanto raccontano gli ufficiali dell'intelligence USA e ucraini intervistati, che restano per lo più anonimi per ovvi motivi, gli ucraini hanno fornito agli USA una enorme quantità di documenti segreti, sia militari che politici, grazie ai loro legami personali e professionali con le controparti russe (con le quali, ricordo, fino al 2014 andavano d'amore e d'accordo). In cambio gli USA hanno fornito assistenza, e milioni di dollari, per costruire basi segrete, di cui una dozzina ai confini con la Russia, rimettere in piedi l'HUR (il servizio di intelligence governativo ucraino), addestrarne ed equipaggiarne gli operativi, e condurre missioni congiunte "around the world" (non solo in Ucraina dunque), missioni che, stando sempre alle parole di un anonimo funzionario statunitense, hanno fatto risparmiare al contribuente statunitense milioni se non miliardi di dollari - ed è per questo, si affretta a precisare l'autore dell'articolo, che si sono decisi a parlare, per far capire quanto importante sia questa partnership (e quindi provare a convincere Trump a mantenerla in piedi. La stessa logica dell'articolo sui droni che tanti benefici danno all'industria militare statunitense). Dopo l'invasione russa la partnership è salita di livello, concretizzandosi in una serie di azioni dirette contro personale russo. Su questo torniamo più avanti.
La cronologia dell'articolo, ahimè, inizia solo dopo la fuga di Janukovyč nel febbraio 2014, quindi con la formazione del governo post-Maidan (e sarebbe invece molto interessante sapere cosa ha fatto prima l'intelligence USA, ma mi sa che per questo dovremo ancora aspettare).
Valentyn Nalyvaičenko, il nuovo capo dell'SBU, i servizi segreti ucraini, si era ritrovato una sede vuota, visto che la maggior parte del personale se ne era andata in Russia già durante Maidan. E così, costernato, "già quella notte" ha chiamato i vertici dell'intelligence USA e UK, che non solo hanno risposto ma hanno deciso di dare una mano alla giovane democrazia, così, per bontà di cuore, senza nessuna garanzia per il futuro, per "aiutare gli ucraini ad essere ucraini".
Certo, qualche guastafeste aveva consigliato cautela, e per vincere le resistenze il nuovo capo dell'HUR, Valeriy Kondratyuk, nel 2015 è partito alla volta di Washington con una valigia piena di carte segrete che ha deciso di affidare alla CIA. Nelle carte c'era di tutto, piani militari russi, schemi e specifiche di armamenti segreti, eccetera.
La CIA considerò il tutto interessante e spedì a Kiev un nuovo capo missione, soprannominato "Santa" per via della lunga barba bianca (nemmeno nella realtà la CIA rinuncia a fare cinema).
Da quel momento in poi la collaborazione è andata avanti spedita, grazie alle tecniche occidentali che si sa, sono superiori a quelle sovietiche anche nello spionaggio - Kondratyuk infatti ci teneva a reclutare personale sotto i 30 anni, che manco per sbaglio poteva essere stato esposto alle inferiori idee del passato.
I migliori vennero radunati nell'Unità 2245, "nota per le sue audaci operazioni dietro le linee russe e oltremare", della quale faceva parte tra l'altro anche Budanov, l'attuale capo dell'HUR. Questi operativi erano addestrati a simulare di essere russi, non solo in Russia ma anche, appunto "oltremare". Cosa abbiano fatto non si sa, la fonte si limita a dire che "è stato un periodo magico" - io suggerirei di andare a controllare le varie magagne di cui i russi sono stati accusati in giro per il mondo dal 2016 in poi, magari qualcosa salterà fuori visto che, appunto, erano addestrati a passare per russi.
Per quanto magico fosse il periodo, c'erano purtroppo delle incomprensioni. In amore, si dice, c'è sempre uno che fugge e uno che frena, e a frenare erano gli americani, un po' preoccupati che tutta questa attività comune potesse risultare sgradita ai russi. E così, molto a malincuore, agli operativi statunitensi "fu proibito assistere gli ucraini nella conduzione di operazioni letali o di sabotaggio contro al Russia" (questo significa che prima di questa proibizione potevano farlo? L'articolo si mantiene vago). La cosa frustrò gli ucraini: non c'è nulla di peggio di un amante deluso che ti rimprovera che non vuoi fare le cose insieme, e le cose che volevano fare erano "condurre operazioni di sabotaggio nella Crimea occupata e nella stessa Russia, ad esempio allo scopo di pre-posizionare esplosivi".
E così, sempre nel "magico" 2016 Kondratyuk decise di impressionare il partner mostrandogli quanto bene l'Unità 2245 aveva appreso le superiori tecniche occidentali, organizzando una sorpresa: un raid in Crimea per mettere bombe in una base di elicotteri. Ma le tecniche o non erano così superiori o gli studenti non si erano impegnati più di tanto, perché vennero scoperti e lasciarono sul terreno parecchi uomini. Obama inorridì (perché era andata male, immagino), Biden che all'epoca era vicepresidente chiamò al telefono Poroshenko e gli disse di tutto.
La partnership, ad ogni modo, era troppo importante per non continuare e a pagare fu Kondratyuk che venne licenziato.
L'articolo non fornisce alcun dettaglio su cosa è successo durante la prima presidenza Trump, dal 2017 al 2021: sicuramente è una casualità.
Dopo il febbraio 2022, parte delle linee rosse che avevano così turbato gli ucraini vennero rimosse. Agli operativi statunitensi continuò ad essere proibito di sparare ai russi, ma potevano assistere gli ucraini nella ricerca e nella designazione dei bersagli, cosa che fecero con ottimi risultati nella prima fase delle operazioni militari
.
La chiusura dell'articolo è ovviamente surreale: Putin dice che la CIA controlla le cose in Ucraina e che l'Ucraina è la base avanzata dell'espansione USA contro la Russia, e qualcuno si spinge addirittura a dire che queste azioni potrebbero essere state interpretate come una provocazione, se non una giustificazione per la guerra.
Ma è tutta propaganda, tutta manipolazione. Chi lo dice? Lo dice Kondratyuk, e pure Nalyvaičenko.
A posto così.
Aspettiamo le prossime puntate.
Commenti
Posta un commento