La parola ai familiari della strage ferroviaria di Viareggio
Da Viareggio riceviamo e pubblichiamo
In riferimento a quanto apparso in data 1° e 6 Agosto sulla cronaca locale, l’Associazione dei familiari "Il Mondo che vorrei" precisa quanto segue:
"Siamo sorpresi per non essere stati informati direttamente della decisione del Sindaco di invitare RFI (Rete ferroviaria italiana) a Viareggio nonostante lui stesso, più volte, ci abbia sempre sottolineato di voler mantenere un canale diretto con noi familiari sulle questioni riguardanti la strage di Viareggio, sicurezza compresa.
Notiamo, con disappunto, che proprio a poche settimane dall’Appello venga avanzata una simile proposta, poiché da mesi l’operato di Ferrovie e delle proprie società controllate è indirizzato a cancellare la sentenza di 1° grado volendo così azzerare uno degli elementi fondamentali della sentenza stessa quale l’incidente sul lavoro; passaggi che contrastano con il miglioramento della sicurezza ferroviaria.
Ci auspichiamo, pertanto, che nell’invito rivolto a chi, condannato in primo grado per la strage di Viareggio, siano stati sottolineati e richiesti i punti del documento dell’Associazione:
1) documento di valutazione del rischio;
2) avviso preventivo alle autorità competenti (Protezione civile, Vigili del Fuoco, ecc.) del passaggio di merci pericolose sul territorio;
3) riassunzione da parte di RFI del ferroviere viareggino resosi disponibile verso i familiari e la città per la sicurezza e la verità.
Punti sottoscritti all’unanimità da questa amministrazione (Viareggio) come dagli stessi comuni della Versilia, non come formalità ma come impegno vincolante alla partecipazione ad un tavolo che pretende di sviluppare azioni per la sicurezza del trasporto ferroviario dei viaggiatori e delle merci pericolose.
Le battaglie che abbiamo condotto, su questo tema dirimente da 9 anni, sono il frutto di un lavoro e di uno studio continuo e costante, sia dei familiari che dei ferrovieri impegnati sulla sicurezza. Pertanto un “Osservatorio” non istituzionale è operativo da anni; ciò non toglie che, se un osservatorio o un tavolo istituzionale su un tema così importante verrà istituito, l’Associazione "Il Mondo che Vorrei" sia disponibile a farne parte a condizione che vengano garantiti e rispettati i punti suesposti.
Saremo vigili e mobilitati se quanto sottoscritto dalle amministrazioni dovesse rimanere carta straccia.
Ricordando che nessuno può permettersi di cancellare quanto è avvenuto il 29 giugno 2009 a Viareggio e le sue 32 Vittime.
Marco Piagentini, presidente dell'Associazione
Ps. Esprimiamo la nostra solidarietà ai familiari delle vittime del gravissimo incidente di queste ore avvenuto in autostrada nei pressi di Bologna.
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