Strage di Braccianti
Puglia:
strage di braccianti nel Foggiano sabato 4 agosto 2018
Sabato
pomeriggio, 4 agosto, quattro braccianti sono morti nel primo
pomeriggio in un incidente a un incrocio sulla strada tra Ascoli
Satriano e Castelluccio dei Sauri (Foggia), travolti da un Tir
carico di pomodori lungo la strada che percorrevano per tornare alle
loro baracche. Intrappolati in un furgone per il trasporto merci;
altri quattro sono rimasti feriti, due di loro sono in rianimazione.
Tutti provenivano dall’Africa, tutti giovanissimi.
I lavoratori,
dopo una giornata di 12 ore di lavoro, tornavano alle loro fatiscenti
baracche, in cui lo stato e i padroni costringono a vivere degli
esseri umani.
Non la fatalità,
ma l’aumento
dello sfruttamento è la causa principale degli infortuni e dei morti
sul lavoro.
Dietro la
politica dell’“unità nazionale” e del “prima gli italiani”
si nasconde lo sfruttamento di chi si arricchisce sulla pelle dei
lavoratori, la lotta di classe e il contrasto tra oppressi ed
oppressori.
Nel 2018 il
bracciante, “l’operaio moderno” - al contrario degli oppressi
di altri periodi storici, con l’affermarsi dell’industrializzazione
“4.0” e dell’aumento della concorrenza fra proletari - non solo
non ha possibilità di migliorare le sue condizioni di vita e di
lavoro, ma cade anzi sempre più in basso, al di sotto delle
condizioni della sua classe di appartenenza.
Lo sfruttamento
e i morti sul lavoro, di malattie professionali o a causa di lavoro
come quelli in itinere dimostrano che l’esistenza della borghesia
non è più compatibile con lo sviluppo della società. Quindi, non
di costo del lavoro bisogna parlare, ma di costo del capitale che i
proletari e le masse sfruttate del mondo pagano ogni giorno sulla
propria pelle .
Non basta
resistere agli attacchi dei padroni, bisogna organizzarsi per passare
al contrattacco.
La lotta
economica è un aspetto della lotta tra le classi, esprime un
conflitto di interessi tra borghesia e proletariato. E’ una lotta
necessaria per limitare lo sfruttamento capitalistico, ma per quanto
efficace possa essere, da sola non basta
L’esperienza
ricorda costantemente ai lavoratori che la classe operaia, nella
difesa dei suoi interessi materiali, lotta contro gli effetti e non
contro le cause del proprio sfruttamento.
Separare la
lotta economica da quella politica per la presa del potere politico è
sempre stato l’obiettivo della borghesia.
“L’emancipazione
degli operai deve essere opera degli operai stessi” ed è giunto il
momento in cui gli operai e gli sfruttati di tutto il mondo - se
vogliono liberarsi dalle catene dello sfruttamento capitalistico –
devono cominciare a organizzarsi con un loro partito per distruggere
questo sistema di produzione inumano che continua a riprodurre gli
operai come schiavi e i capitalisti come padroni.
Centro di
Iniziativa Proletaria “G Tagarelli”
Via Magenta 88,
Sesto San Giovanni (Mi)
Mail:
cip.mi@tiscali.it
https://ciptagarelli.jimdo.com/
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