Tagli ai pensionati a favore del sistema Fornero e contributivo

 Tagli consistenti a quanti andranno in pensione con il sistema misto, pochi anni nel retributivo e i restanti con il contributivo, si dice al fine di evitare la cosiddetta gobba previdenziale, detto in termini chiari per ridurre la spesa pensionistica tra un quindicennio.



La soluzione del Governo è per altro in linea con gli Esecutivi precedenti ma gli ultimi provvedimenti sono finalizzati a scoraggiare l'uscita anticipata dal lavoro e a un calcolo iniquo e svantaggioso primi anni di anzianità nel metodo retributivo sapendo che la spesa previdenziale ricomincerà a salire nei prossimi anni per arrivare al picco del 17,2% tra il 2035 e il 2040 quando una buona parte della forza lavoro attiva avrà raggiunto l'età della pensione di vecchiaia.

Che cosa faranno?

Fin dal 2024  cambieranno i criteri di calcolo dei lavoratori pubblici iscritti alla Cassa per i dipendenti degli enti locali, alla Cassa per i sanitari , alla Cassa degli insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate, alla Cassa del personale negli uffici giudiziari.

Già oggi lo stipendio incide sulla quota retributiva del futuro assegno pensionistico con percentuali che progressivamente diminuiscono e con gli interventi del Governo si colpisce chi nel 1995 aveva meno di 18 anni di contributi e andrà in pensione con il sistema misto.

Tuttavia per chi ha meno di 18 anni di contributi al 1995, la pensione si calcola con il sistema misto, parliamo di pochi anni con il vecchio, e vantaggioso, sistema basato sulle retribuzione che il Governo intende rendere meno favorevole alleggerendo l'assegno previdenziale futuro. 

Su Il Sole 24 Ore leggiamo testualmente: su 1.000 euro di retribuzione pensionabile determinerebbero una pensione di 251 euro con le regole attuali e 75 euro con quelle future..... le nuove regole di calcolo ridurranno in particolare gli assegni di chi andrà in pensione dopo il 2035, cioè gli ultimi lavoratori che rientreranno nel sistema di calcolo misto. 

L'obiettivo è allora quello di  posticipare il pensionamento di un paio di anni rendendo sfavorevole il calcolo dei contributi antecedenti il 1995.


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