La vergogna dei tetti di spesa

Il copione è sempre lo stesso: i sindaci battono cassa al Governo senza mai chiedere una profonda e definitiva revisione dei meccanismi che regolano il passaggio di risorse dallo Stato agli enti locali e men che mai rimettono in discussione i tetti di spesa e le regole dell'austerità

Le entrate degli Enti locali, vedi ad esempio la tassa di soggiorno e i proventi dalle infrazioni del codice della strada oltre alle tasse che pagano gli esercizi commerciali, in tempi di pandemia sono assai ridotti.

 Il decreto sosteno dovrebbe destinare fondi agli enti locali  ma ad oggi stanno solo circolando le bozze  del Testo e le cifre sono ancora abbastanza vaghe. anche se parliamo di un miliardo aggiuntivo per il fondone Covid 2021 cosi' suddivise: 1,35 ai Comuni, 150 milioni a Province e Città metropolitane.

Ma si tratta di soldi che dovrebbero arrivare non subito ma nei prossimi mesi, almeno 60 giorni dalla pubblicazione del Decreto nella Gazzetta Ufficiale. E nel frattempo? Mistero.

Si pensa a mettere una toppa per consentire l'approvazione dei bilanci preventivi ma senza rivedere , come dicevamo sopra, le logiche e i meccanismi di finanziamento.

Nel frattempo il Ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta incontra oggi i Sindaci per discutere del  Recovery Fund e forse anche dei tetti di spesa in materia di assunzioni. Gli Enti locali vanno avanti bandendo concorsi con il contagocce, gli organici sono falcidiati da pandemia e quarantene e le uscite non sono state compensate dai nuovi ingressi. La pandemia sta rendendo impossibile effettuare le prove concorsuali e altri ritardi si aggiungeranno almeno fino all'Estate 2021.

Il nuovo meccanismo di calcolo degli spazi finanziari per nuove assunzioni sarà sufficiente a fronteggiare il problema derivante dalle mancate assunzioni?.

E' giunto il momento di rimettere mano ai tetti di spesa che ad oggi deve essere al di sotto della media dell’anno 2011/2013 o dell’anno 2008 come  prevede l' articolo 1, commi 557 e comma 562 della legge 296/2006.Ma in 15 anni le cose sono cambiate e non si puo' ignorare la pandemia.

Poi è impossibile superare la spesa del 2009 per il lavoro flessibile. Si pensa di andare avanti con il solito sistema delle deroghe? E' forse sufficiente il potenziamento dei contratti a termine?

La soluzione possibile sarebbe invece un 'altra ossia non legare le assunzioni alla capacità di bilancio dei Singoli Enti e sostituire i fabbisogni di personale con il vecchio turn over. 

Resta poi insoluta la questione del tetto imposto al salario accessorio perchè aumentando il numero dei dipendenti, senza incremento del fondo della produttività il personale andrebbe a perdere salario. Sarà dunque incrementato il Fondo oppure si sceglieranno soluzioni temporanee e insufficienti per accordare il classico contentino?.

Sono domande dirimenti non solo per il personale degli Enti locali ma per la erogazione dei servizi stessi, se il Governo, l'Anci e i sindacati rappresentativi pensano che la soluzione sia quella di costruire il sistema delle deroghe provvisorie alle regole attuali ben presto il problema si ripresenterà.

E' quindi arrivato il momento di rimettere in discussione tutte le regole vigenti in materia di Enti locali soprattutto oggi con la crisi pandemica

Commenti