27 APRILE: GIORNATA DELLA SOLIDARIETÀ o della CULTURA DI GUERRA?

27 APRILE:  GIORNATA DELLA SOLIDARIETÀ o della CULTURA DI GUERRA?



Nel corso degli anni la giornata della Solidarietà si è trasformata da mera esaltazione delle forze armate in una occasione  pubblica che coinvolge società civile, associazioni e militari attorno al alcuni temi

Resta innegabile che questa trasformazione sia anche legata alle evoluzioni del ruolo delle Forze armate e del settore bellico che hanno sempre più bisogno di interfacciarsi con la società civile per affermare un sistema di valori e di pratiche tali a determinare la militarizzazione delle scuole, dell'università e della società e al contempo favorire l'aumento delle spese militari, la rilettura della storia del novecento e portare avanti un'operazione ideologica egemonica. 

La Giornata della Solidarietà nasce anni fa in ricordo di  un giovane ufficiale  pisano morto nell’attentato di Nassiriya nel 2006, quando l'Iraq  venne occupata da un contingente militare internazionale sotto l'egida Nato e Onu con la diretta partecipazione dell'Italia 

Di quella guerra umanitaria, che poi umanitaria come ogni guerra non fu, non si è parlato abbastanza ad esempio le sofferenze di un popolo, le migliaia di morti, la devastazione dei territori sotto i bombardamenti sono caduti letteralmente nell'oblio

E' del tutto legittimo che una famiglia decida di ricordare il proprio caro con una associazione , è del tutto opinabile che le istituzioni locali si mettano a disposizione gratuitamente, come fanno da anni, alla riuscita di questa giornata  scuolabus  e uffici comunali 

Nella giornata della solidarietà molte scolaresche  vengono coinvolte nelle attività che all'inizio trovarono ospitalità nella caserma della Folgore. Proprio negli ultimi mesi abbiamo toccano con con mano l'assenza di fondi per innumerevoli attività scolastiche, le gite esterne sono a carico delle famiglie ma quasi ogni attività svolta nella Giornata è invece a carico dell'Ente locale. 

E' una scelta politica che ha accomunato tanto il centro sinistra quanto il centro destra che sull'invio delle armi all'Ucraina, sulla militarizzazione del territorio pisano, sulla presenza di industrie belliche nelle università si muovono all'unisono.

Cosa non ci piace di questa Giornata? Il fatto che sia occasione per celebrare un' un'occupazione militare, che serva per presentare una immagine edulcorata della guerra e del ruolo dei militari e del militarismo, che alla fine porti acqua al mulino di quanti giudicano necessario l'aumento delle spese militari quando si lesinano fondi alla sanità e all'istruzione pubblica, ai fondi di ricerca, ai laboratori e alle attività scolastiche ed extrascolastiche

E questa giornata presenta le missioni militari all'estero come una sorta di necessità quando invece rientrano nella strategia di guerra della Nato che viene invece presentata come alleanza di pace.


NO CAMP DARBY PISA

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