Moderatismo salariale: il vero obiettivo condiviso da Sindacati rappresentativi e Governo, basta guardare il Documento di economia e finanza

 Il Governo Meloni ha gettato la maschera, ammesso che l'abbia indossata, ossia si mostra assai conciliante con i forti ma duro con  i deboli siano essi migranti, senza casa, ambientalisti, lavoratori\trici.



Aumentando la inflazione un governo moderato del passato avrebbe scelto di accrescere i salari, l'esecutivo Meloni invece ha annunciato tagli alle pensioni e alla sanità, aumenti per la spesa militare in piena subalternità ai dettami Nato e Usa e la solita politica di contenimento dei salari

Quanti, e noi non siamo tra questi, si chiedono la ragione della debolezza dei partiti di centro dovrebbero invece fare i conti con la realtà perchè il moderatismo alberga tanto a sinistra quanto a destra, tra i tecnocrati quanto tra i sovranisti per questo il centro rappresenta non tanto una suggestione quanto lo spauracchio dietro a cui celare politiche salariali ed economiche alquanto moderate.

E il moderatismo in materia di spesa sociale, welfare e dinamiche salariale è ormai costante nei due schieramenti politici anche se in apparenza stride da una parte con l'esaltazione dei diritti civili da affermare ad ogni costo e nel fronte opposto (si fa per dire) con le solite politiche securitarie e l'invenzione dei nemici di turno contro i quali accanire revisione del codice penale e provvedimenti di legge ad hoc.

Tenere a bada la inflazione è l'ordine impartito dalle associazioni datoriali e il Ministro Giorgetti è espressione dei poteri economici del Nord con i quali ha mantenuto stretti rapporti anche quando si mostrava imbarazzato dalle esternazioni di Salvini e dal suo protagonismo mediatico.

La ripresa dei consensi, stando ai sondaggi , della Lega è anche frutto della ossequiosa applicazione dei dettami confindustriali e la moderazione dei salari "per tenere a bada i prezzi" diventa il tratto qualificante di questa politica come dimostra il Documento di economia e finanza approvato dal Consiglio dei Ministri (Dal Consiglio dei ministri via libera al Def: pil +1% nel 2023 e +1,5% nel 2024. Tutti i numeri approvati dal governo Meloni - MilanoFinanza News).

E se le previsioni economiche saranno migliori del previsto ne beneficeranno i datori, e assai meno la forza lavoro, con il taglio del cuneo fiscale che poi avrà ripercussioni immediate sul nostro welfare.

La crisi dei prezzi scatenerà l'ennesimo contenimento dei salari, qualche taglio alle pensioni e in sostanza l'impoverimento del welfare, una ricetta già adottata dal Governo Draghi nel solco delle politiche di Maastricht.

Nel dimenticatoio allora le immagini roboanti del centro destra che accusava la Ue di dissanguare le famiglie e i salariati italiani, per Governare cosa c'è di meglio del vecchio moderatismo salariale?

Ove si denuncia il calo demografico come grande e irrisolto problema nazionale (Def, il governo Meloni: «Misure per fermare il calo demografico» (ilmessaggero.it)) si evita di affrontare la questione migratoria che poi ha ripercussioni immediate sul mercato del lavoro, si pensa di vendere l'immagine di un Governo attento alle famiglie quando per sostenere le stesse servirebbe maggiore potere di acquisto e un welfare potenziato.

Ma scelte del genere creerebbero non pochi problemi ai conti dello Stato, meglio allora tacere sulle condizioni dei prestiti PNRR e sulle ricadute che avranno sui conti pubblici, preferibile dare il via all'ennesima riforma del codice degli appalti con tutte le criticità da più parti evidenziate.

E allora per alzare l'ennesima cortina di fumo ecco arrivare le solite politiche securitarie contro gli eco attivisti, gli occupanti di casa e quanti organizzano picchetti ai cancelli delle aziende per azioni di sciopero incisive, si guarda  forse alla Germania come modello da seguire , Germania che sostituisce gli scioperanti con gruppi paramilitari polacchi (Germania: milizie private allo sciopero dei camionisti - Osservatorio Repressione).

Ma è proprio il moderatismo salariale ( Una breve nota sul declino economico italiano: la moderazione salariale - Fondazione Giangiacomo Feltrinelli (fondazionefeltrinelli.it)) a rappresentare l'obiettivo di fondo di questa manovra economica all'orizzonte, tenere al palo i salari mentre in Europa i sindacati scendono in piazza per aumenti del 10 per cento in linea con il costo della vita.  E in Italia? Tutto tace e tutti acconsentono!




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