27 APRILE, GIORNATA DELLA SOLIDARIETÀ: UNA MISTIFICAZIONE CONTINUA

27 APRILE, GIORNATA DELLA SOLIDARIETÀ: UNA MISTIFICAZIONE CONTINUA

Da anni nella nostra città assistiamo al ripetersi di un'iniziativa che vede protagoniste le Forze Armate e il cui intento è interpretare e promuovere valori universali come la solidarietà e il soccorso internazionale in nome della Costituzione.

La Giornata della Solidarietà nasce per ricordare la morte di un giovane ufficiale morto in uno degli attentati di Nassiriya nel 2006, durante l’occupazione dell’Irak da parte di forze internazionali a cui l’Italia ha partecipato con un contingente militare.

Le prime edizioni, cui le associazioni antimilitariste e pacifiste si sono  fermamente opposte, hanno visto  l'assurdo coinvolgimento delle nostre istituzioni scolastiche a partire dalle scuole dell'infanzia fino alle superiori (dai 3 ai 18 anni) in attività svolte all'interno delle caserme della città, comprese quelle di forze operative come la Folgore. A parte il doveroso richiamo all'articolo 11 della nostra carta costituzionale e alle scellerate strategie di depotenziamento della scuola, della sanità e dell'università attraverso la destinazione di milioni di euro di fondi pubblici alle missioni militari all'estero, rimane ancora da capire come sia stato  possibile “educare” alla pace e alla solidarietà in un  ambiente militare.

Nel tempo la formula  originaria è stata trasformata in una kermesse che coinvolge molti luoghi della città attraverso iniziative all’Università, al CNR, presso luoghi istituzionali e culturali. Deve però essere chiaro che si tratta sempre di un'iniziativa connessa a quella che è stata un'occupazione militare, un’operazione di guerra tra le molte in cui le forze armate italiane sono state e sono tutt'ora impegnate nei  vari scenari globali a fianco di truppe occupanti su mandati internazionali e organizzate principalmente nella NATO.

Crediamo che l'accesso ai luoghi della cultura della nostra città, dalle mura storiche alla cittadella galieleana,  dovrebbe essere aperte e gratuite  tutti i giorni dell'anno, in particolare per le scuole di ogni ordine e grado, senza bisogno della mediazione di un associazione privata.

Denunciamo ancora una volta la propaganda militarista che è alla base della Giornata della Solidarietà. Siamo fermamente convinti che le  truppe italiane impegnate in missioni militari all'estero rappresentino forze occupanti in territori sovrani: perciò rifiutiamo qualsiasi legittimazione di queste missioni con iniziative propagandistiche come quella del 27 aprile e chiediamo invece la fine di ogni missione militare all’estero .

Circolo Anarchico di Vicolo del Tidi, Comitato Toscano -Un Ponte per, Coordinamento livornese per il ritiro delle missioni militari all'estero,  Confederazione Cobas Pisa, Cub Pisa, Ucic, Rifondazione Comunista Pisa

Commenti