In un solo anno i managers delle principali aziende quotate in Borsa hanno aumentato i loro stipendi del 35%

 Legare i salari ai profitti? E' un vecchio obiettivo dei padroni e a pensarci bene lo stesso PIL da tempo è determinante per adeguare, si fa per dire, i salari al costo della vita, ma tra il dire e il fare corre sempre differenza .



A chi dice che la inflazione è troppo elevata e una crescita salariale "eccessiva e fuori controllo" sarebbe insostenibile ricordiamo un articolo pubblicato da Milano Finanza sui redditi dei managers di azienda.

Nel loro caso non si bada a spese, da quando il capitalismo è entrato nella spirale finanziaria i loro redditi sono schizzati alle stelle (letteralmente), i managers delle prime 40 società quotate in borsa , al di là dell'andamento dei titoli, hanno incrementato la loro busta paga del 35% in un solo anno (nel 2021, anno per altro di crisi pandemica).

Molti managers nel 2020 avevano rinunciato a parte del loro salario con i titoli in Borsa che cadevano fragorosamente e gran parte della forza lavoro in cassa integrazione, passato un anno si sono ripresi tutto con gli interessi.

E' non solo immorale (ma moralità e capitalismo non sono mai andati d'accordo) ma la dimostrazione lampante che la moderazione salariale vale solo per i salariati con l'assenso di Cgil Cisl Uil.


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