Sciopero negli appalti delle scuole comunali: la solidarietà non basta

 Il candidato  a sindaco del centrosinistra attacca le politiche dell'amministrazione di centro destra e promette "investimenti nella programmazione e nel coordinamento pedagogico"



La Giunta Conti è responsabile della debacle del potere di acquisto delle lavoratrici, il cambio di appalto è avvenuto con la perdita di due mensilità applicando un contratto nazionale più sfavorevole, eppure l'Amministrazione era a conoscenza di questo pericolo, sarebbe stato sufficiente destinare i fondi necessari alla Gara e non concepirla con quella riduzione di spesa che si ripercuote sui salari di lavoratrici quasi tutte part time e che per due mesi l'anno non percepiscono stipendio.

Se evidenti sono le responsabilità della Giunta, le parole del candidato di centro sinistra non promettono un cambio di rotta indispensabile a partire dagli appalti, da quanti soldi vengono destinati alle gare.

Ci si limita a parlare di coordinamento pedagogico che poi significa non reinternalizzare i servizi ma lasciarli alla mercè di appalti al ribasso pensando che sia sufficiente un coordinamento pubblico quando la forza lavoro è in buona parte esternalizzata.

Non esistono appalti che mettano al centro le persone, esistono appalti al ribasso e altri che salvaguardano la dignità salariale e contrattuale decidendo di non risparmiare sui salari della forza lavoro.

La comunità educante nel corso degli anni è stata costruita su esternalizzazioni dei servizi e appalti al ribasso, rivendicarla senza rimettere in discussione le politiche di moderazione salariale, i contratti sfavorevoli e gli stessi principi della esternalizzazione ci sembra il vero problema che anche il candidato di centro sinistra non pare voglia affrontare

Sindacato di Base CUB PISA

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