Si rafforza la ricerca a fini militari: la GCAP Acceleration Initiative”

Abbiamo già spiegato in altre occasioni quanto la guerra in Ucraina sia stata dirimente per spostare la Ue, e la stessa Italia, su posizioni politiche apertamente atlantiste e con una economia che spera di ricevere impulso dal potenziamento del settore militare e investe crescenti fondi nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie stringendo un'alleanza di ferro con centri di ricerca, aziende private e pubbliche.



Esiste ormai una stretta sinergia tra militare e civile e in ragione della supremazia del mercato anche l'etica e la morale subiscono un duro colpo in nome della necessità economica di questa costante militarizzazione dell'economia e della società. 

Da Analisi difesa apprendiamo di nuove 40 esplorazioni tecnologiche rivolte al mondo imprenditoriale e accademico, iniziativa del Ministero della Difesa “GCAP Acceleration Initiative”, che mira a sostenere e accrescere il network di eccellenze italiane che supporteranno la Difesa nella fase di sviluppo del programma GCAP, volto a realizzare, in collaborazione con Regno Unito e Giappone, un Sistema di Sistemi basato su una piattaforma di sesta generazione, capace di operare in scenari multi-dominio.

Immaginiamoci gli interessi in gioco, parliamo di sistemi di propulsione, sensori, laser, innovazioni nel campo ottiche, sistemi digitali ed elettronici di ultima generazione fino alla cyber security .  E pensiamo se tanto dinamismo fosse applicato nella ricerca in campo medico e sanitario o per ridurre lo sfruttamento della forza lavoro, quali sarebbero in tal caso le ricadute positive sulle nostre condizioni di salute, di vita e di lavoro.  L'Italia va alla guerra, anzi in guerra c'è da tempo con i nostri aeroporti e porti utilizzati per far decollare droni e aerei zeppi di armi per le zone di guerra, con settori della scuola e dell'università ormai inglobati nella propaganda di guerra e nella ricerca a fini militari.

E questo mega bando per nuovi progetti in campo militare avrà come coordinamento  il Ministero della Difesa 

In questo modo l’Italia potrà partecipare al programma GCAP con un contributo in termini di soluzioni tecnologiche di assoluto pregio, al fine di esercitare la sovranità operativa, tecnologica e industriale nazionale, promuovendo al contempo la competitività dell’industria italiana nel settore, con evidenti positive ricadute trasversali per tutto il tessuto economico nazionale.

La “GCAP Acceleration Initiative” avrà una apposita piattaforma informativa realizzata dal Politecnico di Milano e dei progetti beneficeranno sia industrie militari che civili anche se l'utilizzo a fini militari è del tutto evidente come la subordinazione allo stesso del civile.  

L’iniziativa vede l'attiva partecipazione della  Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza (Aiad), Leonardo, Avio Aero, Elettronica, MBDA Italia e Cefriel. Università, centri di ricerca, imprese e startup saranno coinvolte per condividere idee, competenze e tecnologie di frontiera per lavorare insieme a soluzioni innovative che possano essere applicate nel processo di maturazione tecnologica del GCAP.

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