PNRR cavallo di Troia per gli Enti locali?

Sta arrivano un bastimento carico di..... soldi derivanti dal Pnrr ma non si parla delle condizioni di questi prestiti, dei tassi di interesse (ancora sconosciuti) , di quanto incideranno sulle finanze pubbliche e sui sacrifici che imporranno come contropartite in cambio di questi "aiuti"



Dai giornali vicini al centro sinistra solo plauso ai prestiti del PNRR, qualche dubbio invece arriva dalla stampa di destra  la quale mette in guardia la Meloni che invece continua l'opera intrapresa dal Governo Draghi  in nome della continuità con le politiche liberiste.

Non solo si tace sulle condizioni imposte per avere i soldi del PNRR ma anche sulle insormontabili difficoltà di tanti Enti locali che ammettono da mesi di non riuscire a concretizzare i dettami del Governo.

Nel frattempo, ce lo dice Attac Italia, sui Comuni si è abbattuta la scure dei tagli e delle imposizioni nonostante gli Enti locali contribuiscano a meno del 2 per cento del debito pubblico nazionale.

Un comune su cinque è in condizioni di crescente difficoltà finanziaria e a farne le spese sono le spese sanitarie e sociali che al Sud sono un terzo, stando ai bilanci comunali, di quelle del Nord Italia

Per 9 lunghi anni i Comuni non hanno potuto assumere, si è perso in 20 anni quasi il 28% della forza lavoro che risulta anagraficamente vecchia e poco formata.

Il Pnrr rischia di essere il cavallo di Troia per molti enti locali specie quelli più piccoli, da qui la spinta alla fusione con la conseguente riduzione di servizi erogati alla cittadinanza

Non sappiamo quale esito potranno avere le proposte di legge di Riprendiamoci il Comune (www.riprendiamociilcomune.it), di certo oggi gli Enti locali sono in una crisi profonda provocata  dall’equilibrio finanziario, dal pareggio di bilancio e dalla esternalizzazione di tanti servizi che si accompagna alla loro aziendalizzazione con la evidente svendita del patrimonio pubblico

Invece di focalizzare l'attenzione sul Pnrr, anche in chiave elettorale, molti Sindaci dovrebbero pensare a potenziare i servizi e gli organici, ammodernare gli Enti locali formando e motivando il personale invece di scaricare sullo stesso, a costo zero, aumenti insostenibili dei carichi di lavoro. E le stesse Regioni sono alle prese con una carenza strutturale del personale sanitario che lede il diritto stesso alla salute. E i sindacati invece di guardare solo alle progressioni orizzontali, per pochi e non per tutti, dovrebbero svolgere un ruolo di altro tipo ossia conflittuale rispetto alla performance, ai profili professionali ridisegnati a uso e consumo delle parti datoriali per rivendicare invece salario e formazione per tutti\e.

Sulle proposte di legge rinviamo a questo articolo

Arriva il Pnrr e non ho niente da mettermi - ATTAC Italia (attac-italia.org)

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