Se la sinistra si sposta a destra alla fine vince solo la destra politica ed economica

 La Finlandia va a destra, le elezioni politiche hanno sancito la sconfitta dei socialdemocratici di Sanna Marin fautrice di una svolta conservatrice del paese chiedendo di entrare nella Nato e sostenendo apertamente l'invio delle armi all'Ucraina.  Una svolta sancita anche da politiche di austerità, la Marin nonostante la sponsorizzazione della Ue, alle urne, è stata sconfitta sonoramente da due partiti dichiaratamente di destra. 



Lo spostamento a destra della Finlandia con la vittoria elettorale di Coalizione Nazionale conferma che le politiche di destra intraprese dal centrosinistra portano solo forza e credibilità ai partiti da sempre collocati a destra, i socialdemocratici si fermano al 19,9% delle preferenze. Nulla cambierà in politica estera tanto che il premier uscito vincitore ha ribadito che continueremo a sostenere l'Ucraina , la Nato e l'invio di armi.  

Se i socialdemocratici escono sconfitti il Parlamento non ha sulla carta una forza politica con la maggioranza e quindi si va verso una coalizione trainata dalle destre sociali e politiche (non che i social democratici finlandesi siano da considerare un partito di sinistra). Avremo politiche tipicamente sovraniste in materia di immigrazione e politiche sociali. Escono sconfitti e fortemente ridimensionati anche i verdi che sulla guerra avevano assunto posizioni filo ucraine, E all'orizzonte potrebbe esserci anche una Grande coalizione governativa coinvolgendo anche i partiti di centro sinistra. 


I Partiti di destra hanno già annunciato tagli della spesa pubblica e politiche di austerità per contenere il debito pubblico che in questi anni è cresciuto come forse non mai nella storia del paese. Ricordiamo che proprio la Finlandia è tra i paesi europei che invocano tagli comunitari alla spesa sociale  La sconfitta della Marin, la premier social democratici osannata per la richiesta di adesione alla Nato conferma che ogni qual volta si assumono posizioni guerrafondaie e di contenimento del debito si finisce con il favorire i partiti di destra spianando le porte a politiche conservatrici sui diritti civili e sociali e liberiste in campo economico.


 La sconfitta della Marin non è attribuibile a presunti scandali o all'offuscarsi della sua immagine quando è stata ripresa ad una festa danzante , le ragioni sono ben altre e confermano la debacle del centro sinistra europeo




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