Morti sul lavoro ? Sono il prodotto della precarietà che abbatte tutele e norme di sicurezza

Non si contano piu' le morti e gli infortuni sul lavoro, la silenziosa  strage degli innocenti  ormai non provoca piu' indignazione, rabbia e una protesta reale
Ormai gli stessi operai si sono abituati agli infortuni e alle morti, si lavora in condizioni sempre piu' precarie con salari da fame e appalti al ribasso. Sono queste alcune delle cause che determinano in Italia l'elevato numero di infortuni e di morti sul lavoro.

Due operai morti nel porto di Livorno per la esplosione di una cisterna svuotata  e all'interno della quale era stato stoccato acetato di etile. Il serbatoio esploso si è inclinato, nelle prossime ore conosceremo meglio  dinamiche e responsabilità dell'infortunio mortale . La pericolosità della lavorazione è a tutti nota, nel passato si sono verificati casi analoghi per la inosservanza delle procedure di sicurezza.
 
In Toscana, fino ad oggi ,erano ben sei i morti sul lavoro solo nel 2018, in Italia  ben127 . Numeri allarmanti che dimostrano eloquentemente le responsabilità della politica che nel corso degli anni ha cercato di depotenziare le sanzioni e le pene per la inosservanza delle normative sul lavoro favorendo allo stesso tempo la logica degli appalti al ribasso

Nell'Italia del jobs act , le morti e gli infortuni sul lavoro non accennano a diminuire, per questo non basta il cordoglio, con le leggi sul lavoro all'insegna della precarietà, infortuni e morti sono una realtà quotidiana alla quale non vogliamo rassegnarci

sindacato generale di base pisa

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