Omicidi a sfondo razziale non omicidi di un folle

L'immigrazione in Italia tra le mistificazioni delle destre e i dati dell'Istat


A Firenze l'ennesimo omicidio a sfondo razziale, anche se le autorità si affrettano a fornire spiegazioni diverse avvalorando la tesi dell' omicida che dice di avere ucciso la prima persona incontrata.

Ormai si minimizza ogni gesto razzista, lo stesso atteggiamento riservato ai rigurgiti fascisti fatti passare come ragazzate. Il clima di odio e di razzismo è stato il terreno su cui hanno costruito la campagna elettorale, deviare l'attenzione dai problemi reali come la mancanza di lavoro per individuare nei migranti la causa dei nostri problemi

E poi la sconcertante dichiarazione di Fontana, il neoeletto presidente leghista della Lombardia, secondo la quale dovremmo "bloccare il flusso dei migranti perché mette a rischio la sopravvivenza della razza bianca" , una cultura razzista che si inserisce nelle strategie manipolatorie del fenomeno migratorio finalizzate alla diffusione dell'odio interetnico da capitalizzare poi in sede elettorale, come ampiamente avvenuto alle legislative di domenica 4 marzo.

Una breve disamina della situazione migratoria del nostro paese in base ai dati ufficiali forniti dell'Istat ad inizio gennaio risulta doverosa per ricondurre il fenomeno in questione all'interno di una cornice realistica e per scardinare la strumentale disinformazione che diffusa senza alcun filtro sui social media finisce per condizionare negativamente l'opinione pubblica nazionale e scatenare reazioni violente come la sparatoria di Macerata compiuta dal neofascista Luca Traini, non a caso candidato per la Lega Nord alle ultime elezioni municipali di Corridonia e l'uccisione del venditore ambulante senegalese Idy Diene a Firenze assassinato a freddo apparentemente senza motivo. E chi ha dimenticato poi l'omicido di Fermo?

Gli stranieri residenti ad inizio 2018 nel nostro paese ammontano, secondo l'Istat a 5.065.000 pari all’8.4% della popolazione, una quota inferiore rispetto a quella registrata nel 2016 nei principali paesi dell'Europa occidentale come Germania (10,5%), Regno Unito (9,5%) e Spagna (8,6%). L'immigrazione per il nostro paese è un fenomeno recente rispetto agli altri paesi europei: i cittadini stranieri sono infatti passati da 1.341.209 del 2002 a 4.922.085 del 2014 ma da quella data e Fontana ed il suo mentore Salvini non possono non saperlo sono stabili intorno ai 5.000.000 Gli immigrati che arrivano in misura decrescente (da 558.000 del 2007a 130.000 del 2016) vanno ad incrementare l'esercito industriale di riserva non qualificato, evidentemente così prezioso per un sistema produttivo che, per uscire dalle secche post crisi in cui è ancora impantanato (il livello del Pil è ancora inferiore di oltre il 7% rispetto al picco di inizio 2008), ha puntato principalmente sull'export (nel 2017 +7,3% secondo l'Ice). Anche questi dati sfatano le "leggende" tendenziosamente diffuse sulla presunta competizione fra la manodopera italiana, più istruita e qualificata, e quella straniera, meno qualificata e disponibile per ogni tipologia di lavoro.

Dei circa 5 milioni di stranieri residenti, 2,5 milioni sono cittadini europei, di cui 1,5 comunitari e 1 milione di non comunitari, 1,1 milioni provengono dall'Africa, (700 mila nord africani e 400 mila sub sahariani), mentre 1 milione circa sono anche gli asiatici e 400 mila gli americani. Cifre che smentiscono la suggestiva tesi dell'invasione in atto dall'Africa tramite i barconi, appurato che il numero di stranieri è stabile da 3 anni e che gli immigratiafricani sono appena il 20% del totale. Le principali ricadute positive interessano tuttavia l'economia e le casse dello stato: nel 2016 gli stranieri hanno prodotto 131 miliardi di ricchezza pari all'8,9 del Pil, sia tramite lavorodipendente ma soprattutto tramite le loro 675.000 aziende che hanno prodotto 102 miliardi di ricchezza. Dal punto di vista previdenziale, i lavoratori immigrati hanno versato nel 2016 11,5 miliardi di euro di contributi e hanno garantito il pagamento di ben 640.000 pensioni agli italiani. L’IRPEF versata dagli stranieri nel 2016 era di 7,2 miliardi di euro, pari al 4,6% del totale. Nel complesso lo stato fra quanto incassato dai cittadini stranieri e quanto speso per loro, compresa l'accoglienza e l'assistenza dei profughi, ha registrato un saldo positivo nel 2016 di 2,2 miliardi.

Il fenomeno migratorio rappresenta dunque una risorsa fondamentale per il nostro paese, che necessita di essere adeguatamente affrontato e governato.Non dimentichiamo che i migranti vengono spesso impiegati in mansioni faticose e con salari\contratti da fame come accade nella logistica. Coloro che con false narrazioni strumentalizzano ad arte il fenomeno non fanno altro che diffondere xenofobia e razzismo che vanno ad alimentare il senso di insicurezza degli italiani. Chi grida "prima gli italiani" in realtà nei fatti mira a mantenere i privilegi delle classi dominanti e a mettere in contrapposizione i penultimi (gli italiani impoveriti dalla crisi) con gli ultimi (gli stranieri). Costruire il consenso e sull'odio interetnico è una deriva pericolosa per la tenuta democratica del paese e tutti coloro che ne hanno a cuore il futuro si devono impegnare a contrastarla e a smascherane le ipocrisie dei seminatori di odio

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