Dall’autoproduzione al pacifismo: quando la musica si fa impegno sociale.
Gang e
Marino Severini. Dall’autoproduzione al pacifismo:
quando la musica si fa impegno sociale.
Intervista di Laura Tussi
Dal
punk inglese degli anni settanta alla tragedia di Gaza, dalla nonviolenza alle
sonorità folk, dalle guerre imperialiste a Gandhi e Bob Dylan. La conversazione
con Marino Severini – cofondatore e voce dei Gang, storica band folk rock
italiana – ci ha portato lungo molti sentieri, tutti raccolti sotto un minimo
comune denominatore: la musica come impegno sociale e politico.
Un
curioso mix fra la quieta provincia marchigiana e la Londra della seconda metà
degli anni settanta che esplodeva al ritmo della rivolta sociale e musicale del
movimento punk, in particolare dei Clash di Joe Strummer. Sotto questa lente
caleidoscopica nascono i Gang, storico gruppo musicale folk rock –
anzi, “combat rock” per citare uno dei più celebri album proprio dei Clash
–indipendente tra i più celebri d’Europa.
Gang. Siete il gruppo
musicale folk rock indipendente tra i più celebri d’Europa. Come vi sentite in
questo ruolo e responsabilità nei confronti del pubblico e soprattutto delle
giovani generazioni?
Sulla
"celebrità" e l'unicità avrei da ridire.
Ci
sono centinaia di band in Europa e non solo che adottano lo stile del "fai
da te". Noi siamo una delle tante. Abbiamo cominciato quarant' anni fa
autoproducendo i nostri album e ora siamo tornati all’autoproduzione. Ma con
una differenza sostanziale. Oggi non siamo da soli, ma adottando lo strumento
del crowdfunding, che chiamo “la cassa Comune”, a farsi carico delle nostre
ultime produzioni discografiche sono più di 1500 persone, cosiddette cooproduttori.
Lo strumento del
crowdfunding funziona davvero !
Infatti
abbiamo cominciato da soli, ma oggi siamo una Comunità ! Un rapporto e una
relazione che si base essenzialmente sulla fiducia reciproca. Una relazione che
è cresciuta "Sulla Strada", concerto dopo concerto, ma anche disco
dopo disco, canzone dopo canzone, quelle degli sfruttati, dei partigiani di
ieri e di oggi, delle vittime del profitto, dei movimenti di Liberazione.
Quindi una relazione
diretta con il pubblico in una grande Comunità.
Direi
che questa relazione rivela la nostra "organicità" per dirla con
Gramsci. E risponde chiaramente alle fatidiche tre domande che ognuno di noi
dovrebbe porsi rispetto al proprio lavoro e impegno: cosa?, come? e per chi?.
Per tornare all’autoproduzione e all’indipendenza aggiungo che, mentre oggi
possiamo constatare che, se da un lato l’industria discografica in mano alle
major e alle multinazionali, va a scatafascio, dall’altro versante questo è un
momento molto positivo per chi vuol fare e vivere di musica, quindi del proprio
lavoro.
Il creare con la musica è
dunque sempre più fantasioso e ricco di spunti e di esperienze varie e
interessanti e coinvolgenti.
Proprio
perché non c’é più un pensiero unico circa il modo di produrre la musica, ma ci
sono moltissimi laboratori, esperienze, molto diverse l’una dall’altra,
rispetto alle quali chi produce e crea musica (e non solo) può valutare, può
confrontare il proprio modo di lavorare con altri, può crescere nel rispetto
profondo della propria autonomia e unicità artistica. Si può fare !
La musica è creazione di
molteplici sinergie.
Noi
lo stiamo dimostrando da anni. Anzi, se prima si faceva da soli oggi si
potrebbe fare con cooperative, consorzi, comunità, fra energie creative, non
solo musicali. Stiamo andando verso tempi inesplorati. Non esiste un modello
che possa funzionare per tutti. Ma si trova posto per ciascuno di noi. Il
solito “posto al sole” che va inventato, creato, costruito a propria immagine e
somiglianza. Come un giardino !
Sembra
incredibile ma, a terzo millennio ampiamente avviato, oltre alla guerra tra
Russia e Ucraina e Nato/Stati Uniti/Europa e al genocidio in atto a Gaza, nel
mondo si susseguono tantissime guerre.
Inoltre siamo immersi in una polveriera schiacciata sui poli con la miccia
nucleare lunga fino a Mariupol.
Parlami dell’impegno pacifista dei Gang.
Il cosiddetto
"impegno" pacifista, ma direi meglio l'impegno per la Pace, dei Gang,
sta tutto nelle nostre canzoni. Soprattutto in quelle che sono di fatto delle
Storie cantate. L'impegno sta tutto nel cantare Le Storie.
Per fare in modo che la guerra diventi un tabù come diceva Moravia occorre
secondo me combattere per prima cosa il fanatismo. Nel "Mein kampf",
l'aggettivo più amato da Hitler non a caso é "fanatico". E' sul
fanatismo che si costruiscono i totalitarismi, la verità unica e il pensiero
unico, e le guerre.
Noi
siamo contro tutte le dittature, i totalitarismi, gli sciovinismi, i
nazionalismi. Siamo per la pace. Quali
sono le storie di pace che più vi hanno ispirato?
A questo proposito vorrei
ricordare un capitolo del libro "Conflitti". Quello scritto da
Roberto Escobar.
L'autore trae da quel grande contenitore di storie che è "Le Mille e una
Notte" una novella che racconta di Shahrazad la quale aveva letto mille
libri di storia. Questa donna si trova di fronte a una storia, una sola, sempre
quella, raccontata da Shahriyar, il potente, il quale dice che tutte le donne
tradiscono. Siccome tutte le donne tradiscono, Shahriyar tutte le sere se ne fa
portare una, fa l'amore con lei e la uccide. Nessuno si oppone. Ad un certo
punto le donne sono finite: allora Shahriyar dice al visir di consegnargli sua
figlia Shahrazad. Disperato il visir torna a casa. consegnatosi simbolicamente
al sultano il visir è disposto a consegnare fisicamente anche la vita della
figlia. Per fortuna la ragazza rassicura il padre dicendogli che non vuol
morire e che ha in serbo uno stratagemma: dopo che il sultano l'avrà presa, la
sorella dovrà entrare nella stanza chiedendole di raccontare una storia.
Shahriyar , il potente omicida, è talmente preso dalla storia che rimanda
l'assasinio. E questo va avanti per Mille e Una Notte.
L'intrecciarsi
delle narrazioni di molte storie anche e soprattutto con la musica e il canto é
la via d'uscita dall'orrore, dal fanatismo, dal totalitarismo, dal razzismo e
dalla guerra.
Ecco perché
l'intrecciarsi di molte storie é l'unica via d'uscita dall'orrore, dal
fanatismo, dal totalitarismo, dal razzismo e dalla guerra. Perché ognuno di noi
non è una storia ma contiene e ha in sé mille e una storia. Ognuno di noi
contiene moltitudini come recita Whitman e canta Dylan.
Siamo
nella terza guerra mondiale a frammenti. Come uscirne? e con quali modalità
pacifiche trascendere i conflitti armati?
Detto questo se passiamo
dalle "favole" alla realtà, credo che chi lotta per la Pace (una Sola
Pace) ha il dovere morale e etico, prima che politico, di denunciare e fermare
la "guerra totale" che da anni perseguono sia i governi degli Usa che
quelli della Nato. Il nostro Paese deve rompere i legami con la Nato. Se questo
non avviene l'Italia e chi la governa, non é credibile né autorevole quando
parla di Pace, nei confronti di miliardi di esseri umani che subiscono le
strategie di morte degli Usa e della Nato.
La
Nato è il braccio armato e militare degli Stati Uniti e non ha più motivo di
esistere storicamente. Ingenera solo guerre, massacri, stragi, terrore tra i
popoli.
Pensiamo solo a quanti
colpi di stato queste due "entità" hanno organizzato creando caos,
distruzione, morte e lasciando dietro di loro soltanto rovine, distruzione e
odio !. I fatti: gli avvenimenti storici degli ultimi settant’anni mostrano
chiaramente che molte volte i paesi della Nato ne hanno aggrediti altri,
violando il divieto dell'uso della forza sancito dallo statuto delle Nazioni
Unite.
La Nato non è un organizzazione al servizio della stabilità e della pace nel
mondo, ma al contrario rappresenta un elemento destabilizzante.
Puoi
elencare tutte le guerre mai legali della Nato?
Come
elenca Daniele Ganser in un libro molto interessante ed esplicativo "Le
guerre illegali della Nato".
Nel 1953 Regno Unito e Usa attaccarono, senza mandato dell'Onu, l'Iran e ne
rovesciarono il governo.
Nel 1954 gli Usa attaccarono il Guatemala senza mandato dell'Onu e ne
rovescviarono il governo.
Nel 1956 la Francia e il Regno Unito attaccarono l'Egitto insieme a Israele
senza mandato dell'Onu.
Nel 1961 gli Usa attaccarono Cuba senza mandato dell'Onu.
Nel 1964 gli Usa attaccarono il Vietnam senza mandato dell'Onu.
Nel 1981 gli Usa attaccarono il Nicaragua senza mandato dell'Onu.
Nel 1986 gli Usa attaccarono la Libia senza mandato dell'Onu.
Nel 1999 gli Usa, Germania, Regno Unito, Francia attaccarono la Serbia senza
mandato dell'Onu.
Nel 2001 gli stessi paesi attaccarono l'Afghanistan senza mandato dell'Onu.
Nel
2003 Usa e Regno Unito attaccarono l'Iraq senza mandato dell'Onu.
Nel
2011 Usa , Regno Unito, Francia attaccarono la Libia senza mandato dell'Onu.
Nel
2013 Germania, Regno Unito, Francia, le monarchie arabe del Qatar e Arabia
Saudita attaccarono la Siria.
Sarebbe necessario un
autentico "scioglimento" della Nato che non ha più motivo di
esistere.
La Nato ha gettato nel caos vari paesi, ucciso esseri umani e provocato esodi
di profughi e il bilancio che si può trarre dopo tanti anni é disastroso.
La
cosiddetta guerra totale al terrorismo di fatto é servita e serve a rafforzare
il complesso militare e industriale e bellico e indebolisce i diritti umani e
la carta dell'Onu.
Un pensiero per Gaza...
Basta riassumere tutto ciò nel genocidio in atto a Gaza da parte del governo
sionista israeliano col sostegno diretto e indiretto di gran parte dei paesi
della Nato.
Non basta tenere a mente che abbiamo bisogno di un mondo più giusto, un mondo
sostenibile con più energie rinnovabili e mezzi di comunicazione onesti e con
meno violenza, serve agire di conseguenza in modo di tradurre in pratica questa
consapevolezza. Gandhi ci ha insegnato:
"Sii te stesso il cambiamento che vuoi vedere nel mondo".
Voi come indipendenti
potete con tutta libertà parlare di antifascismo e sostenere molte denunce. Che
ne pensate del nostro nuovo spot sull’assassinio per mano fascista dei sette
fratelli Cervi che tra Instagram e TikTok ha raggiunto decine di migliaia di
visualizzazioni con il sottofondo della vostra bellissima canzone e
accompagnati da Daniele Biacchessi?
Dico
semplicemente che Le Vie dei Canti, come quelle del "Signore" sono
Infinite.
E
allora come recita la compieta "Andiamo che l'ora è tarda e sopra di Noi
la notte scende".
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