Cinquant’anni di obiezione di coscienza
Cinquant’anni di obiezione di
coscienza. Strumento di pace in un mondo in guerra
Di Laura Tussi
Era il 1972 quando vide la luce la fondamentale legge sull'obiezione di coscienza. Con
Massimo Aliprandini, della Lega Obiezione di Coscienza - formatisi l'anno successivo, che
ha festeggiato il cinquantenario - riflettiamo sull'importanza di questo strumento e sulle più
recenti iniziative per contrastare la deriva bellicista attuale, come la campagna
internazionale Object War.
Fra le tante cose che sono successe nel 2023 appena concluso va ricordata una ricorrenza
di grande importanza, visto anche il contesto sociale e politico che ha caratterizzato la fine
dell’anno e l’inizio di quello nuovo: il cinquantenario della fondazione della
Lega Obiezione di Coscienza, che ha svolto un lavoro politico cruciale in Italia per il
riconoscimento dell’applicazione della legge 772 del 15 dicembre 1972.
L’intervista
a Massimo Aliprandini esponente della Loc.
Quest’anno
si celebrano i cinquant’anni della fondazione della Lega Obiezione di
Coscienza: LOC. Ricordi e prospettive future.
La L.o.c. - Lega degli Obiettori di
Coscienza al servizio militare - ha svolto un lavoro politico in Italia per il
riconoscimento dell’applicazione della legge 772 del 15.12.1972. Si è formata
nel 1973 e ha lavorato in Italia prima contro le incarcerazioni degli Obiettori
al servizio militare, in seguito contro le domande di obiezione che il
Ministero della difesa rifiutava, poi per la creazione del servizio civile
nazionale, la lotta per la riduzione del servizio civile e l’equiparazione alla
durata del servizio militare. Lo sfondo di questo lavoro politico è quello
della costruzione di un nuovo modello di difesa in alternativa al servizio
militare.
Quali
sono i legami tra la LOC e la LDU la lega per il disarmo unilaterale fondata da
Cassola, Balducci e Turoldo?
La Loc ha sempre mantenuto collegamenti
con moltissimi gruppi pacifisti, tra cui la LDU. I militari sono in grado di
occupare un territorio, ma hanno difficoltà nella gestione politica dello
stesso, per evitare la guerra bisogna
creare istituzioni che difendano sul territorio i diritti umani. In
questa proposta vanno considerate le lotte per la riduzione delle spese
militari e la creazione di centri di ricerca per una difesa popolare
nonviolenta.
La LDU - Lega per il Disarmo Unilaterale -
si concentra sul disarmo, come meccanismo per la riduzione della tensione del conflitto -
nella teoria militare della deterrenza. La LDU, come noi, riscontra un pericolo
nel continuo riarmo e chiede la riduzione degli armamenti attraverso piani di
transarmo - diminuzione unilaterale degli armamenti di un paese e trattative
con i paesi vicini per una condivisione di tale riduzione nel nome di una sicurezza comune.
Un
pensiero rivolto agli obiettori di coscienza di Russia, Bielorussia, Ucraina e
Israele.
Ci sono vari tipi di rifiuto del servizio
militare in zone di guerra: chi
abbandona il paese, chi rifiuta la leva (renitenza), chi si fa incarcerare e
poi ci sono le proteste delle madri e dei parenti dei giovani che muoiono. Gli
obiettori richiedono che la guerra si
fermi subito, si apra una trattativa che porti a stabilire un accordo fra le
parti. Più la guerra dura nel tempo più l’odio generato fra i contendenti
allontana la trattativa e di conseguenza la pace.
Molti
pensano che la leva obbligatoria è abolita invece è solo sospesa.
Vedi
il pericolo che la leva obbligatoria venga introdotta di nuovo?
La professionalizzazione delle forze
armate si è tecnologicamente rafforzata, quindi è difficile che la leva ritorni
obbligatoria. Se dovesse succedere, In questo caso, la legge sull’obiezione permette un rifiuto
dell’obbligo.
Cosa
sai dei corpi civili di Pace?
I corpi civili di pace sono esperienze di
aiuto umanitario dentro il conflitto per ridurre la violenza ed aprire un
dialogo fra i gruppi in guerra. Possono essere esperienze individuali o di
gruppo. Ad un livello più alto possono costruire ambasciate di pace o accordi
fra le parti su singoli territori o su paesi. In sintesi i militari fanno il
conflitto e la guerra e poi si siedono al tavolo delle trattative e poi
scrivono gli accordi di pace. Al tavolo delle trattative devono partecipare
delegazioni della società civile che richiedono il rispetto dei diritti
umani
La
settimana Object War è finita: hai qualche notizia?
I movimenti degli obiettori alla guerra
chiedono all’Europa di ospitare come profughi e dare asilo politico a chi
rifiuta la guerra.
E’ stato prodotto un appello inviato ai componenti la Commissione Europea
per concedere protezione e asilo ai
disertori e agli obiettori di coscienza della Bielorussia e della Federazione
Russa!
Esortare il governo ucraino a smettere di
perseguitare gli obiettori di coscienza e a garantire loro il pieno diritto
all'obiezione di coscienza al servizio militare!
Aprire le frontiere a chi si oppone alla
guerra nel proprio Paese mettendo a rischio la propria persona
Commenti
Posta un commento