In Corteo a Firenze....
I numeri sono sempre ballerini, i 600 partecipanti al corteo
fiorentino nel quartiere di Gavinana dichiarati dalla stampa locale erano in
realtà più del doppio, sminuire la partecipazione alle proteste riducendola a
cifre risibili è del resto uno strumento tanto vetusto quanto efficace per
deviare la attenzione dell’opinione pubblica dal problema.
Perché la Toscana sta diventando zona di guerra, dalla base del
Tuscania al comando Nato di Firenze, dal potenziamento delle basi esistenti ai
progetti di ricerca per le tecnologie dual use che impegnano la ricerca e il
mondo accademico.0o
Se ogni giorno il nostro vissuto si abitua alla normalità della
guerra, se le immagini che scorrono nelle nostre menti sono quelle che
riprendono le stragi in Palestina , se l’intero schieramento politico, da
destra a sinistra, ritiene imprescindibile il processo di militarizzazione dei
territori, il Governo ha ben compreso di dovere correre ai ripari, prevenire il
conflitto e le proteste dei movimenti dell’abitare, dei lavoratori che
pagheranno sulla loro pelle l’economia di guerra, delle realtà che combattono
la devastazione ambientale o le militarizzazioni dei territori.
Il ddl 1660 è un’arma preventiva per criminalizzare il conflitto e
bene hanno fatto i movimenti fiorentini a mettere in relazione questo decreto
ai processi di militarizzazione in atto.
Un corteo eterogeneo con delegazioni dalla Sardegna e dalla
Sicilia terminato alla sede del Centro Popolare autogestito di Firenze Sud dove
sorgerà il comando Nato.
Perchè i processi di militarizzazione ci colpiscono tutti\e come del resto il ddl 1660 pensato ad arte per criminalizzare il conflitto sociale , sindacale e politico nel nostro paese.
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