La scuola inizia con i soliti problemi irrisolti
La scuola inizia con i soliti problemi irrisolti
Un recente dossier di Legambiente fotografa il precario, a dir poco, stato di salute dell'edilizia scolastica ad esempio solo un edificio su due dispone del certificato di agibilità (52,9%), di collaudo statico (49,5%) e di prevenzione incendi (51,6%), ad essere colpiti sono soprattutto le aree meridionali, ci sono Regioni nelle quali non è stata costruita alcuna scuola negli ultimi 5\6 anni e i due terzi delle strutture esistenti sarebbe prive delle certificazioni sismiche
Ammesso, ma non concesso, che tra gli obiettivi del Governo ci fosse anche la messa in sicurezza delle scuole, ad oggi questo risultato risulta assai lontano da essere raggiunto e perfino Il DM 26/08/92, in materia di sicurezza e prevenzione degli incendi nelle scuole, è disatteso con gli adempimenti previsti entro il 1997 ancora lungi dall'essere portati a termine. Il legislatore negli anni ha rinviato l'applicazione delle norme con proroghe continue, l'ultima del 2023 valida fino a tutto il 2024, pensiamo che anche questa volta saranno costretti a prendere tempo visto che solo il 30 per cento degli edifici risulta in possesso del certificato di prevenzione.
Ancora più deludenti sono i dati relativi ai controlli antisismici degli edifici scolastici, un quadro assai preoccupante che palesa limiti strutturali mai affrontati con serietà e la dovuta attenzione. Torna in auge invece il voto in condotta che farà media incidendo anche ai fini della maturità.Del resto un Governo disattento alla istruzione e alla sanità è in perfetta continuità con quella idea dello stato leggero che porta al progressivo disinvestimento in materia di salute ed educazione
Fonte: Ecosistema scuola 2024, XXIII Rapporto nazionale sulla qualità degli edifici e dei servizi elaborato da Legambiente
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