Analisi della produttività Ue secondo il rapporto Draghi

 

Il fattore chiave dell’aumento del divario di produttività tra l’UE e gli Stati Uniti è stata la tecnologia digitale, e attualmente l’Europa sembra destinata a rimanere ancora più indietro. La ragione principale per cui la produttività dell’UE si è discostata da quella degli Stati Uniti a metà degli anni ’90 è stata l’incapacità dell’Europa di capitalizzare la prima rivoluzione digitale guidata da Internet, sia in termini di creazione di nuove imprese tecnologiche che di diffusione della tecnologia digitale nell’economia. 

Infatti, escludendo il settore tecnologico, la crescita della produttività dell’UE negli ultimi vent’anni sarebbe sostanzialmente pari a quella degli Stati Uniti

L’Europa è in ritardo nelle tecnologie digitali innovative che guideranno la crescita in futuro. Circa il 70% dei modelli di base di IA sono stati sviluppati negli Stati Uniti dal 2017 e tre “hyperscaler” statunitensi rappresentano da soli oltre il 65% del mercato cloud globale ed europeo. Il più grande operatore cloud europeo rappresenta solo il 2% del mercato UE. L’informatica quantistica è destinata a diventare la prossima grande innovazione, ma cinque delle prime dieci aziende tecnologiche a livello globale in termini di investimenti nel settore quantistico hanno sede negli Stati Uniti e quattro in Cina. Nessuna ha sede nell’UE.




La mancanza di dinamismo industriale dell’Europa è dovuta in gran parte a debolezze lungo il “ciclo di vita dell’innovazione” che impediscono a nuovi settori e aziende concorrenti di emergere. Queste debolezze iniziano con gli ostacoli che si frappongono al passaggio dall’innovazione alla commercializzazione. Il sostegno del settore pubblico alla R&I è inefficiente a causa della mancanza di un focus sull’innovazione dirompente e della frammentazione dei finanziamenti, che limitano il potenziale dell’UE di raggiungere dimensioni di scala nelle tecnologie innovative ad alto rischio. In Europa, una volta che le aziende raggiungono la fase di crescita, incontrano ostacoli normativi e giurisdizionali che impediscono loro di diventare mature e redditizie. Di conseguenza, molte aziende innovative finiscono per cercare finanziamenti dai venture capitalist (VC) statunitensi e considerano l’espansione nel grande mercato americano come un’opzione più remunerativa rispetto all’affrontare i mercati frammentati dell’UE. Infine, l’UE è in ritardo nella fornitura di infrastrutture all’avanguardia necessarie per consentire la digitalizzazione dell’economia.

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