Non dimenticare Margherita Hack. Anche la scienza si è schierata un tempo contro la guerra
Non dimenticare Margherita
Hack. Anche la scienza con le Carte Costituzionali e il Diritto Internazionale
contro ogni guerra
di Laura Tussi
La lettura del saggio
Memoria e futuro: note di eternità
Leggere un testo, sentendo il bisogno di sottolineare con la
matita passaggi significativi ed evidenziare concetti condivisi, è un piacere
straordinario: è la consapevolezza di avere tra le mani pagine autorevoli che
in modo convinto e convincente consegnano una personale e coerente visione di una
pace possibile non solo fra gli uomini, ma anche fra società umana e natura.
Con una memoria per Margherita Hack...
E il nostro dovere è tutelare e salvaguardare l’intera storia dell’umanità,
giusta o sbagliata che sia, i suoi progressi, le sue fasi storiche perché
l’essere umano probabilmente è l’unico essere raziocinante che è
ospitato dalle infinite galassie del cosmo e di questo trattava anche
l’astrofisica Margherita Hack di cui recentemente abbiamo ricordato
l’anniversario della scomparsa.
Un saggio con notevoli
scritti di personalità e intellettuali pacifisti da Moni Ovadia a Alex
Zanotelli
Il saggio Memoria e futuro, Mimesis Edizioni, trasmette una
qualità impeccabile di contenuti, anche con i contributi, tra gli altri, di
Vittorio Agnoletto, Moni Ovadia, Alex Zanotelli, evitando assunti rigidi
e incontrovertibili, stimolando invece il lettore a introiettarsi in riflessioni
affascinanti, capaci di provocare sane domande ed anche interessanti
approfondimenti.
Un impegno collettivo che
conduce verso l'educazione alla Terrestrità
Il lavoro collettivo si presenta particolarmente incentivante
perché i competenti interventi, uniti dalla stessa dichiarata passione per una
nonviolenza efficacemente attiva, percorrendo strade diverse, conducono verso
un’unica meta innovativa, un vero e proprio orizzonte culturale: la
“terrestrità”.
Madre Terra nella sua
specifica dignità
In modo lucido e lineare viene restituita alla Terra la sua
specifica dignità, togliendole l’immagine di natura passiva ed utilizzabile ad
uso e consumo dell’uomo, inserendola a pieno titolo nella sfera del diritto,
secondo una visione biocentrica, in una circolarità relazionale che coinvolge
tutti gli esseri viventi.
Una nuova cultura multipla
di sostenibilità e cooperazione in una nuova ottica internazionale
Da qui una cultura orientata ad un’assunzione di responsabilità
da parte di ciascuno di noi con la consapevolezza delle conseguenze delle
nostre scelte di vita, individuali e sociali, relative a sostenibilità e
cooperazione in una nuova ottica internazionale.
L'essere umano è figlio e
origine di Madre Terra e della stessa materia astrale delle stelle e
dell'infinità delle galassie
Emerge, in modo molto forte, l’immagine di un essere umano
nuovo: non più dominatore, ma custode della natura teso ad un equilibrio
ecologico permanente per il benessere di tutti, nessuno escluso. Fondamentale,
in questa esaltante sfida, un’educazione per promuovere la capacità del vivere
bene e necessaria una politica al servizio di un’appagante convivenza tra le
persone.
Dalla Memoria dei padri
costituenti al futuro dei figli attivisti
Avere sempre memoria dei passi compiuti dai nostri padri per
garantire un futuro ai nostri figli di giustizia sociale ed ambientale,
percorrendo una strada di pace e di riconosciuti diritti internazionali, è
l’ambiziosa, ma possibile, missione che questo testo comunica, mettendo al
centro, la cura della casa comune e cooperando universalmente in uno spirito di
fraternità.
Pagine che contagiano con la speranza di una cittadinanza
planetaria collettivamente realizzabile!
La pace con la forza del diritto !
Il Manifesto: Ecopacifismo e Terrestrità
Nostro dovere è tutelare e salvaguardare
l’intera storia dell’umanità, i suoi progressi, le sue fasi storiche perché
l’essere umano probabilmente è l’unico essere raziocinante che è ospitato dalle
infinite galassie del cosmo e di questo trattava anche l’astrofisica Margherita
Hack
La rivoluzione culturale della terrestrità
La Terra non sarebbe “bene comune” dell’Umanità, al contrario l’Umanità
verrebbe concepita come “bene comune della Terra”. La società sarebbe elemento
vivo componente della complessità relazionale di cui è costituito l’unico
ecosistema globale che ci ha originato e ci sostenta. Il “benicomunismo”
sarebbe allora ribaltato nel significato e nel suo senso, se fosse valido
l’assunto che il libro “Memoria e Futuro” pone alla base della rivoluzione
culturale della “terrestrità”.
L'umanità ha origine dalla terra secondo
gli assunti di molte fonti culturali
Il concetto che l’Umanità appartiene alla Terra e non viceversa, nella
sua nuova interpretazione, ben oltre il sentimento “antico come le montagne”, è
dovuto a una intuizione, riprendente la concezione ancestrale dei popoli
indigeni.
Gli scritti del giovane Marx per la
piena umanizzazione della Natura, e per la piena naturalizzazione della società
umana
In un certo senso, si tornerebbe alle tesi giovanili del Marx dei
Manoscritti economico-filosofici del 1844: compito della Storia sarebbe un
movimento comunista “per la piena umanizzazione della Natura, e per la piena
naturalizzazione della società umana”.
Memoria e futuro prende le mosse dal
Premio Nobel per la pace per il disarmo nucleare universale
Con il libro Memoria e futuro, edito da Mimesis edizioni, curato da
Fabrizio Cracolici e da chi scrive (Laura Tussi), con i contributi, tra
molti altri, di Moni Ovadia, Vittorio Agnoletto, Alex Zanotelli, si sta
dando vita a una vasta rete di attivismo ecopacifista con il
progetto rivoluzionario di Educazione alla terrestrità
che prende le mosse da associazioni affiliate a ICAN -campagna
internazionale per l’abolizione delle armi nucleari premio Nobel per la pace
2017.
Dal diritto internazionale che può
essere considerato la nonviolenza efficace
In particolare collabora, con la capofila Disarmisti esigenti, WILPF
Italia, insieme ad altre associazioni italiane, affiliate alla Carta della
Terra UNESCO, per avviare, appunto, la “Rete di educazione alla terrestrità”.
Si tratta di sviluppare il lavoro culturale, argomentando che l’Umanità è una
sola e appartiene alla Terra, è un sistema vivente unico e integrato, nel
fondamento al lavoro politico che faccia riconoscere pienamente tale verità dal
diritto internazionale: ciò che può essere considerato la nonviolenza efficace.
Da Memoria e futuro al diritto alla pace
passando da Hessel e Morin
Si parla, titolo del libro, di “Memoria e futuro”, perché dalla
memoria del passato e dalla Resistenza partigiana antifascista, partendo dai
moniti dei partigiani Hessel e Morin e dal pensiero della complessità, si
arriva al “diritto alla pace”.
Il diritto alla pace diventa internazionale
con le grandi carte costituzionali e pacifiste e nonviolente
Il diritto alla pace consiste nei grandi progressi del diritto e nel lungo
percorso dell’ordinamento internazionale che, a partire dalla dichiarazione
universale dei diritti umani del 1948 e dalle costituzioni nate dalla
resistenza antifascista, arriva oggi al TPAN/TPNW – trattato Onu di proibizione
delle armi nucleari, alle Cop per il clima, all’agenda ONU 2030.
Obiettivo principale: inserire il
disarmo nucleare nel percorso delle Cop per il clima
Oggi in particolare l’obiettivo è di inserire il disarmo nel percorso delle
COP per il clima ed un banco di prova di questo sforzo è quello che si
riuscirà ad ottenere in questo senso alla conferenza ONU di Glasgow.
Noi esseri viventi raziocinanti e
senzienti con una responsabilità nell’infinità senza tempo
dell’immenso universo cosmo
Chi scrive ha contribuito a Memoria e futuro con un intervento pedagogico
ed uno etico. E’ mia ferma convinzione che siamo figli della cosmicità e
delle stelle e questa nostra appartenenza a Madre Terra non
deriva da basi mitologiche come nelle narrazioni degli antichi popoli
indigeni, ma da presupposti scientifici contenuti nell’evoluzionismo delle
specie di matrice darwiniana e da tutto l’impianto delle scienze della
Natura. Per questo l’educazione alla terrestrità, a mio parere, è il nuovo
ecopacifismo, in quanto come specie di esseri viventi
raziocinanti e senzienti abbiamo una precisa
responsabilità nell’infinità senza tempo dell’immenso universo cosmo.
Nostro dovere è tutelare la Terra e la
nostra comune e futura umanità dall'estinzione totale
Il nostro dovere assoluto è quello di tutelare Madre Terra dalla catastrofe
e dall’apocalisse nucleare e dalle minacce ecologico-climatiche e
dell’ingiustizia sociale.
Per questo il diritto internazionale deve dotarsi di un diritto alla pace e
al disarmo per scongiurare la fine incombente del nostro esistere.
Commenti
Posta un commento