il "gran giorno" della produttività

 Domani sarà il gran giorno, si fa per dire, in cui verranno pubblicati i documenti sulla produttività che poi saranno i punti guida per i prossimi anni della Ue. 


Le prime avvisaglie si evincono dalla invocazione di Draghi perchè l’industria militare europea riceva fondi pubblici dell’Unione, si fa quindi strada la costituzione dell' “Autorità per l’industria della difesa” a livello comunitario, l'idea è unificare gli appalti in ambito militare al fine di costruire un grande apparato industriale Ue per competere con i colossi Usa .

In attesa di conoscere, e studiare, la documentazione possiamo intanto dire che questa estate ha visto non solo i richiami ai lavoratori per assicurare una produzione continua e senza pause di armi destinati all'Ucraina ma sono proprio i piani industriali per l'industria militare europea al centro delle strategie di rilancio della competitività e verso l'apparato bellico saranno destinati investimenti crescenti a livello comunitario.

Il tutto mentre la crisi sociale ed economica investe anche i paesi europei più forti con il rafforzamento delle speculazioni finanziarie a generare disoccupazione, povertà abbattendo il potere di acquisto dei salari.

E' proprio il potere di acquisto delle famiglie a diminuire , siamo decisamente indietro rispetto ai dati del 2008 e l'arretratezza dell'Italia è assai maggiore se confrontata con la media europea.

La proposta di Draghi  e di Letta, è già stata letta e approvata dalla Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen,  la vecchia idea dell'Europa dei popoli si è da subito trasformata nella Europa della libera circolazione dei capitali, l' “unione economica” tanto cara a Delors ha finito con il distruggere anche legislazioni e conquiste nazionali ottenute con le lotte dei lavoratori .

Il sogno di Rossi e Spinelli nulla ha da spartire con l'attuale Ue, chi cerca nel Manifesto di Ventotene l'origine del sogno europeo quel Manifesto non lo ha letto o ha preferito stravolgerlo

L'Europa dei grandi capitali e del riarmo sarà alla base della competitività affamando i popoli e preparando un futuro di guerra

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