Caro bollette.....

 La proposta, rifiutata dal Governo Draghi, di tassare maggiormente i redditi sopra 73 mila euro per recuperare risorse atte a ridurre la spesa familiare per il caro tariffe non era certo la soluzione del problema ma meglio di nulla sarebbe stato.

La flat tax resta il desiderio di una buona fetta dell'arco parlamentare in linea con i dettami neoliberisti ma anche i più critici si guardano bene dall'aumentare le aliquote fiscali con una tassazione progressiva destinata a crescere in misura crescente per i redditi elevati.

Le aliquote fiscali ridotte dal Governo Renzi sono state un colpo decisivo assestato all'idea di progressività della tassazione e nonostante la pandemia e le crescenti disuguaglianze non registriamo inversioni di tendenza

Ora si scopre che il rincaro tariffe avrà ripercussioni sugli enti locali che già pagano circa 2,1 miliardi annui tra  gas ed energia elettrica. Sono in corso le trattative sotterranee per gli emendamenti alla Manovra di Bilancio, la soluzione prospettata è quella di aumentare il fondo di solidarietà comunale ma resta comunque il problema della sostenibilità dei costi. 

 La proposta Anci era quella di avere un fondo ad hoc per l'emergenza rincari, si va verso, in nome della liberalizzazione del mercato energetico, a nuove convenzioni per abbattere i costi e cosi si spiana la strada a soluzioni che potrebbero essere dannose quanto il problema dei rincari. 

Con queste basi di partenza, al netto di nuovi paracadute governativi la spinta dei prezzi potrebbe costare il prossimo anno circa 500 milioni in più ai Comuni, secondo le prime stime inevitabilmente soggette ad aggiornamenti rapidi come il variare delle condizioni del mercato. Su queste basi l’Anci ha chiesto nel confronto con il governo un fondo fino a 550 milioni, tema destinato presto a tornare sui tavoli delle nuovi misure anti-rincari che secondo le attese concordi di governo ed esperti del settore dovranno essere messi in pista anche nei mesi immediatamente successivi alla legge di bilancio.

Il caro-bollette è solo l’ultimo arrivo nel lungo elenco di variabili con cui devono fare i conti i preventivi, su cui pesa anche il miliardo in più per il personale fra aumenti contrattuali e arretrati (NT+ Enti locali & edilizia del 29 novembre). Per ora alle viste c’è la proroga a fine febbraio, che potrebbe arrivare con norma primaria nel Milleproroghe per cercare di ostacolare una successiva catena di nuovi rinvii. Poi si vedrà.

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