Il martirio di Assange

riceviamo e pubblichiamo Il martirio di Assange: l’impero fascista d’Occidente getta la maschera ‘’Quando il fascismo getta la maschera, diventa sempre più importante denunciare l’ipocrisia, gli imbrogli e la perversione di chi dirige il nostro mondo.’’ Caitlin Johnstone Natale 2021: il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, siede solitario in cella minacciato d’essere estradato in un lager statunitense, reo d’aver rivelato al mondo il funzionamento dei gangli vitali dello Stato profondo e, con la declassificazione dei cables Vault, la costruzione della società del controllo. Nel 2016, Assange metteva in guardia il giornalismo investigativo ed i movimenti politici anti-neoliberisti sul pericolo derivante dalle nuove armi cibernetiche, leggiamo: "Esiste un estremo rischio di proliferazione nello sviluppo di 'armi' informatiche. Si possono fare confronti tra la proliferazione incontrollata di tali 'armi', che deriva dall'incapacità di contenerle combinata con il loro alto valore di mercato, e il commercio globale di armi. Ma il significato di "Year Zero" va ben oltre la scelta tra cyberwar e cyberpeace. La divulgazione è eccezionale anche dal punto di vista politico, legale e forense". 1 La pandemia ha accelerato la costruzione d’un ‘’modello’’ capitalista più cinico ed invasivo imponendo, in Occidente, una globalizzazione modificata dove il centro-sinistra (es. Spagna, Francia ed Italia) governa coi programmi dell’ultradestra xenofoba: il mondo è prossimo ad essere diviso in due o più parti (compresa la divisione/contrapposizione dei sistemi informatici), mentre l’impero statunitense d’Occidente ha rilanciato la proiezione unilaterale del Pentagono contro le nazioni (Russia, Cina, Iran, Cuba ecc …) che propongono, in quanto soluzione alla crisi del sistema capitalista, la transizione ad un mondo multipolare. L’assassinio del giornalismo investigativo L’amministrazione ‘’dem’’ nord-americana vuole il corpo (morto) di Julian, ciononostante ha ragione la giornalista Caitlin Johnstone: ‘’Le maschere cadono. Anche ridotto al silenzio, immobilizzato, chiuso e nascosto alla vista del pubblico, Julian Assange continua a gettare luce sui meccanismi abusivi del potere. Li mette in mostra senz’altro più di quanto abbia mai fatto prima.’’ 2 Uno stato di ‘’morte apparente’’ che nuoce agli USA ed ai suoi lacchè più d’una battaglia persa. Il (neo)fascismo statunitense ha gettato la maschera, per questa ragione è fondamentale denunciare gli imbrogli di chi ‘’detta le danze’’ all’interno del nostro mondo: l’establishment che, con cinismo e nell’indifferenza, c’ha mentito sulle guerre neocoloniali definite ‘’missioni di pace’’, non può aver preso a cuore la salute dei cittadini rimuovendo il legame profondo il quale intercorre fra le grandi case farmaceutiche ed i falchi del Pentagono. Intervistato dalla giornalista Meera Terada, Kristinn Hrafnsson, direttore di Wikileaks, ha sottolineato il comportamento omertoso della stragrande maggioranza dei governi mondiali, una linea politica dettata dalla macchina dell’indottrinamento neoliberista, ma anche dalla paura che Washington suscita sulle nazioni, alleate e non: ‘’Non abbiamo ancora visto un solo governo occidentale fare pressione sull’amministrazione Biden perché abbandoni le azioni giudiziarie contro Assange. Tuttavia, con Angela Merkel, il commissario tedesco per i diritti dell’uomo si è mostrato molto preoccupato. Inoltre il presidente del Messico ha offerto asilo politico a Assange. Sembra che ci sia un certo movimento; è ora che a Washington anche l’amministrazione Biden si svegli, e che gli statunitensi aprano gli occhi e vedano la vicenda di Assange sotto la giusta luce: una brutta macchia sulla reputazione dell’amministrazione Biden, che prosegue nel solco dell’amministrazione Trump e dell’allora direttore della CIA, Mike Pompeo, diventato in seguito segretario di Stato. Non ci sono più scuse.’’ 3 Gli Stati Uniti d’America non hanno veri alleati, ma soltanto interessi da promuovere: la CIA, il governo occulto USA, è lo strozzino del mondo. La maggior parte dei media ‘’di regime’’ è assolutamente corrotta. Il ‘’giornalismo’’ è diventato portavoce dei governi mentre i governi da comitato d’affari della borghesia sono diventati una proiezione neocoloniale delle grandi nazioni imperialiste: USA, Israele e Gran Bretagna. Potremmo dire che i paesi dell’Ue sono un pallido riflesso dei regimi rappresentanti il capitalismo bianco e senile. La società del controllo potrebbe essere l’ultima tappa di ciò che Marx, nelle prime pagine del Capitale, definì ‘’un mostro nato grondando sangue’’. Il padre di Julian, John Shipton, intervistato da Olivier Berruyer sulla persecuzione del figlio, alla domanda ‘’quale lezione ha tratto dalla crisi del Covid?’’, ha risposto: ‘’Che questi governi non sono in grado nemmeno di occuparsi dei loro stessi popoli ! Figurarsi come possono occuparsi dei problemi del mondo. Come possono decidere la cosa giusta a Bagdad o a Kabul, se non sanno nemmeno occuparsi degli abitanti di Seattle ! E, d’altronde, si è ben visto che, quando usano a ogni piè sospinto l’espressione « immunità di gregge » come fosse un concetto scientifico, quello a cui davvero pensano tranquillamente è di lasciar morire centinaia di migliaia di persone anziane. Un atteggiamento di questo genere è incomprensibile, come lo è pure il neo-liberalismo: nessuno capisce perché debba esserci, ma c’è.’’ 4 Accettare una soluzione neoliberista alla crisi pandemica (es. attraverso il Green pass e lo strapotere del duo Big Pharma/Big Tech) sarebbe un suicidio politico per la classe operaia, qualcosa di (in)comprensibile che sta avvenendo sotto i nostri occhi. https://wikileaks.org/ciav7p1/?fbclid=IwAR35g7Cq4ZZq3VA_-Iw4GF2WyCUB5DbvCxNDTeHneLU4tgGjzFRPFqXAA94 https://www.ossin.org/uno-sguardo-al-mondo/analisi/2792-gli-usa-ottengono-il-diritto-di-impossessarsi-del-corpo-di-assange https://www.voltairenet.org/article215153.html https://ossin.org/uno-sguardo-al-mondo/analisi/2789-i-grandi-media-hanno-abbandonato-julian-assange Stefano Zecchinelli

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