Il massacro sociale è alle porte

 La confusione regna sovrana e il Governo si nasconde dietro alla emergenza Omicron. All'orizzonte intravediamo un autentico massacro sociale e non solo dei diritti collettivi.

Il rincaro appena avvenuto delle tariffe non sarà l'ultimo perchè a inizio 2022 già si annunciano nuovi rincari che avranno ripercussioni negative sul potere di acquisto delle famiglie italiane.

I rinnovi contrattuali in corso avvengono all'interno del contenimento della spesa pubblica e dei costi a carico aziendale, ci saranno aumenti del tutto insufficienti a recuperare il potere di acquisto del recente passato e soprattutto quello che andremo a perdere nei prossimi mesi tra rincaro tariffe e aumento del costo della vita. Chi oggi invoca la lotta alla inflazione dovrebbe prima riflettere sull'utilizzo dei soldi del Pnrr.

La riforma degli ammortizzatori sociali accontenta le imprese ma non la forza lavoro, la scomparsa del Fis, i contratti di espansione e altre misure adottate all'atto pratico quali effetti produrranno?

Gli ultimi decreti ministeriali vanno verso l'obbligo vaccinale per la forza lavoro nel pubblico e nel privato, eppure è ormai acclarato che la ripresa dei contagi riguarda anche quanti si sono sottoposti a cicli completi di vaccinazione. Mancano perfino le mascherine, come nella primavera 2020, parliamo delle ffp2 che dovrebbero essere distribuite gratuitamente nei luoghi di lavoro mentre il Governo si limita a promettere prezzi calmierati dopo la ennesima speculazione in atto. E di tamponi gratuiti nei luoghi di lavoro non si parla più al pari dell'aumento dei tracciatori diminuiti in pochi mesi di un quinto senza spiegazione alcuna. Perfino le quarantene vengono eliminate per i lavoratori impiegati nei servizi essenziali, piu' che combattere la pandemia ci emanano norme confuse di adeguamento alla situazione in atto.

I posti in ospedale e in terapia intensiva sono insufficienti, da due anni si parla, e basta , di riaprire padiglioni ed ospedali frettolosamente chiusi negli anni della spending review. Mentre aumentano infortuni, malattie e morti sul lavoro, si muore per malattie svariate con liste di attesa interminabili. La mancata assunzione di personale sanitario in numeri adeguati alla necessità si aggiunge ai numeri chiusi nelle università che rimangono al loro posto con le conseguenze negative sull'accesso alla istruzione e con impatto negativo sulle figure professionali mancanti. I prossimi tre anni prevedono una forte riduzione della spesa sanitaria.

Il Governo dei migliori alla prova dei fatti sembra guardare essenzialmente alle preoccupazioni datoriali ma non agli interessi della popolazione e della forza lavoro.

E nel frattempo la classe politica pensa solo all'elezione del Presidente della Repubblica per favorire ulteriori contro riforme istituzionali.

Al peggio non esiste fine.....

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