“LA P.A. DIVENTA S.P.A.” - LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AD USO E CONSUMO DEL SISTEMA PADRONALE.

 

                CUB Pubblico Impiego

 

“LA P.A. DIVENTA S.P.A.” - LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AD USO E CONSUMO DEL SISTEMA PADRONALE.

 

Ormai siamo costretti a constatare che nel nostro paese da tempo i governi con il consenso dei sindacati di regime e della stragrande maggioranza della classe politica, a colpi di privatizzazione selvaggia, stanno trasformando la Pubblica Amministrazione in una sorta di proprietà privata del sistema padronale. Ed ormai i contratti collettivi nazionali di lavoro dei comparti della P.A. sono dei veri e propri accordi a perdere o meglio una sorta di scrittura privata tra le parti in cui vengono sanciti tagli di diritti e salario. Da tali accordi la contrattazione sindacale sparisce progressivamente e la doverosa tutela dei diritti di tutte/i viene soppiantata da una strenua difesa dei privilegi di pochi.

La pseudo trattativa per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici tra governo e sindacati, ormai da tempo complici e collusi, non è ancora terminata e per ora è focalizzata sul comparto delle Funzioni Centrali, che solitamente fa da traino per il rinnovo dei contratti degli altri comparti.

Sulla stampa sono apparsi articoli in merito alle novità relative alle progressioni di carriera ed agli aumenti stipendiali. Ma quali sono queste novità??

Nel nuovo ordinamento professionale le aree passano da tre a quattro: operatori, assistenti, funzionari ed elevate professionalità (in via di definizione). Dell’area definita elevate professionalità faranno parte anche i vincitori dei concorsi assunti dal governo a tempo determinato per lavorare a nuovi progetti e iniziative legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questa nuova area è una sorta di vera e propria "area quadri" o "predirigenza". E' evidente che l’ingresso in questa nuova area verrà poi messo a disposizione per le future progressioni verticali che probabilmente incentiverà una sorta di clientelismo come quello che appare già in uso per la nomina delle cosiddette posizioni organizzative finora previste.

E veniamo agli aumenti stipendiali.  Ad oggi si prevede un aumento fino a 2200 euro lordi all’anno, il cosiddetto “differenziale stipendiale”,  per l’area terza di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici. Per l’area seconda questo aumento potrà arrivare a 1200 euro annui ed infine si fermerà ad a 800 euro annui per l’area prima. La quarta area non presenta aumenti in quanto di nuova costituzione.

Per quanto riguarda gli scatti stipendiali da rilevare che per la prima area – operatori – gli scatti potrebbero essere due da 792,42 euro per un totale di 1.584,83 euro. Per la seconda area  – assistenti – invece gli scatti potrebbero essere cinque per un totale di 5.844 euro. Per la terza area probabilmente saranno previsti cinque scatti da 2.153 euro per un totale di 10.765 euro. Infine, per la quarta area lo stipendio di ingresso dovrebbe essere di 35mila euro, ai quali vanno aggiunte le indennità di posizione e di risultato che dovrebbero portare la cifra attorno ai 70mila euro.

Come CUB Pubblico Impiego ci impegniamo a realizzare una serie di specifiche videoconferenze per il necessario confronto con le/i lavoratrici/tori in merito ai contratti collettivi nazionali dei comparti della P.A.. Tali videoconferenze serviranno anche ad incentivare iniziative finalizzate al ripristino di un sindacalismo conflittuale per la difesa di una vera contrattazione sindacale.

9 dicembre 2021                                                                                                    CUB PUBBLICO IMPIEGO

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