Affidamenti e proroghe negli appalti: le responsabilità sono spesso attribuibili alla mancanza di personale
Recentemente l' Anac ha ricordato agli Enti pubblici che le proroghe degli appalti sono fonte di rischi corruttivi o per lo meno comportano dei rischi da evitare.
Il problema è rappresentato dalla mancanza di personale nella Pa che determina continui ritardi nel bandire gare per non parlare poi dei bandi che prevedono clausole sociali insufficienti e scarsa attenzione verso un calcolo del costo del lavoro che tenga conto di innumerevoli fattori.
Ha poco senso richiamare le stazioni appaltanti a evitare il reiterato ricorso alle proroghe quando non si è intervenuti per assumere il personale mancante negli uffici, il richiamo alla anticorruzione ha efficacia quando esistono strumenti e organici adeguati ai compiti spettanti gli Enti pubblici.
L'utilizzo della proroga e del rinnovo avviene per svariati motivi e non tanto per la carenza di programmazione ma per la materiale impossibilità degli uffici di far fronte alle necessità come ad esempio una verifica dei fabbisogni e la successiva programmazione degli acquisti, un controllo delle future scadenze contrattuali che puo' avvenire solo in presenza di organici adeguati e di formazione permanente
Altrettanto interessanti gli altri focus dedicati ai requisiti di partecipazione, valutazione dell'offerta, errata allocazione dei rischi nelle concessioni e sulla gestione del conflitto di interessi, in tutti i focus si riportano esemplificazioni pratiche con raccomandazioni sulle misure da adottare per evitare difformità.
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