Centro studi Confindustria parla di produzione industriale in caduta libera
I dati li ha diffusi Confindustria attraverso il suo centro studi (Indagine+Rapida+sulla+produzione+industriale_5febbraio2022_Confindustria.pdf)
Stando a Confindustria la produzione industriale sarebbe in grave caduta, a Gennaio -1,3%, dopo -0,7% a dicembre». Lo calcola il Centro studi di Confindustria indicando che «la contrazione è dovuta a
l caro-energia (elettricità +450% a gennaio 2022 su gennaio 2021) e al rincaro delle altre commodity che comprimono i margini delle imprese e, in diversi casi, stanno rendendo non più conveniente produrre. A questo si sommano le persistenti strozzature lungo le catene globali del valore. Tale dinamica - avvertono gli economisti di via dell’Astronomia - mette a serio rischio il percorso di risalita del Pil, avviato lo scorso anno». (da Confindustria: produzione in forte caduta, -1,3% a gennaio. Pesa il caro-energia - Il Sole 24 ORE )
Stando a questi dati si capisce la ragione dello scetticismo padronale verso il Governo Draghi che pur loro stanno sostenendo convintamente, scetticismo non tanto verso la Presidenza del Consiglio ma piuttosto indirizzata alle decisioni che verranno assunte dai partiti politici e dalla Ue.
Il rincaro tariffe è anche il risultato della crisi di sovrapproduzione e della guerra mascherata in corso tra oligopoli e interessi capitalistici, dietro il controllo delle vie energetiche attorno al quale si stanno scatenando tensioni continue.
Ma un altro aspetto analizzato da Confindustria riguarda la scarsità di domanda a conferma che la politica dei bassi salari, caldeggiata dai padroni, sta producendo alcune contraddizioni.
Vogliono quindi porre fine allo stato di emergenza (tanto hanno già ottenuto il ripristino degli sfratti e dei licenziamenti) per rimuovere ogni ostacolo alle attività produttive, un atteggiamento tipico dei padroni che nei primi mesi pandemici hanno mantenuto aperti i siti produttivi.
E il grido di allarme delle associazioni datoriali non sarà inascoltato perchè la tanto decantata ripresa si sta dimostrano assai più flebile di quanto i dati del Governo avevano previsto. Non basta il solo Pnrr insomma a far riprendere una economia che non ha mai risolto le ragioni della crisi del 2008, ragioni acuite dopo due anni pandemici. E un ruolo strategico per uscire dalla crisi sarà rappresentato dalla svolta Green del capitale e a tal riguardo rinviamo a un articolo di M. Bortolon
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