Gli studenti sono il nuovo capro espiatorio?

Numerosi Presidi , a seguito delle occupazioni dei plessi scolastici dei mesi scorsi, hanno denunciato studenti e studentesse. In questi ultimi giorni migliaia sono scesi in piazza contro l'alternanza scuola lavoro rivendicando investimenti per l'edilizia scolastica visto che le aule attrezzate, i laboratori e le palestre o mancano o sono in condizioni fatiscenti. La mobilitazione degli studenti arriva dopo due anni di pandemia nei quali le lezioni in presenza sono state sostituite da quella dad che rappresenta un ostacolo alla formazione dei figli delle classi meno abbienti che hanno del resto meno opportunità, strumenti, luoghi idonei ove seguire le lezioni. La decisione del Ministro di tenere l'esame di maturità con le due prove tradizionali ha lasciato scontenti\e tutti\e perchè dopo due anni di pandemia anche la qualità dello studio e dell'apprendimento ha subito ferite non riemarginabili con un esame tradizionale C'è chi pensa che la richiesta del movimento studentesco sia destinata a produrre un decadimento della scuola pubblica che oggi è in crisi per ben altri motivi, i mancati investimenti nella didattica, nell'edilizia scolastica che ad oggi non riesce a garantire un normale svolgimento delle lezioni e delle attività ad esse connesse. Poi ci sono le dichiarazioni di un altro Ministro che parla di infiltrati per giustificare una brutale repressione a colpi di manganello dopo la morte del giovane studente in una azienda dove teneva uno stage. Siamo davanti all'ennesima criminalizzazione dei soggetti sociali che scendono in piazza e si mobilitano per rivendicare materialmente i loro diritti e ottenere il riconoscimento di istanze per anni calpestate. Da qui la nostra solidarietà agli studenti e alle studentesse in lotta

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