Novità sul contratto nazionale enti locali: trattative misteriose e senza confronto con il personale delle autonomie locali

 Le trattative sono in corso e al di là di scarni e generici comunicati ben poco sappiamo sul prossimo ccnl. Ma da quanto emerge la trattativa è ancora una volta al massimo ribasso

  • Di sicuro ci sono questioni irrisolte come il previsto aumento di alcuni istituti contrattuali, fin dal contratto del 2018, per i quali poi non c'è copertura economica se non decurtando il fondo della produttività (la classica coperta troppo corta, da una parte togli soldi destinati a tutti\e che poi destinerai, in parte, a minoranze facendo decidere gli ipotetici importi alla contrattazione di Ente)
  • non esiste alcuna prospettiva per recuperare vere e proprie relazioni sindacali perfino su materie presenti nei vecchi contratti (calendario educativi; criteri di attribuzione delle mansioni superiori; mobilità interna; solo per dirne alcune.). Detto in altri termini, senza recuperare il potere di contrattazione perduto il sindacato si limiterà a prendere atto delle decisioni avvenute rinunciando a quel ruolo contrattuale che dovrebbe essere anima del sindacato stesso.
  • si continua a rafforzare il welfare aziendale con previdenza e sanità integrative a mero discapito del welfare universale e di una pensione dignitosa. Al contempo, a discapito della Rsu, si va rafforzando l’Organismo paritetico
  • non ci sono obblighi sostanziali ai datori di lavoro per convocare le Rsu in merito ai fabbisogni occupazionali e all’organizzazione del lavoro, tematiche da tempo oggetto di sola informazione mentre invece dovrebbero essere materie sulle quali avviare una vera e propria contrattazione
L'Aran e le organizzazioni sindacali cosiddette rappresentative non entrano quindi nel merito delle questioni dirimenti, non si contratta nell'ottica di accrescere il potere di contrattazione e di acquisto

Infatti gli impegni, assai generici, assunti dall'Aran sono ben altri ossia:

  • una ricognizione sulle norme dei vecchi contratti  il che non significa rimettere in discussione quanto avvenuto negli ultimi 20 anni con troppe materie escluse dalla contrattazione
  • si guarda al potenziamento  dell' Organismo paritetico  per depotenziare il ruolo dei Rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza che invece sono eletti o nominati dalle Rsu. Il tutto per escludere i sindacati di base dagli organismi paritetici e avere magari in futuro Rls compiacenti con le aziende
  • sul festivo infrasettimanale  e sui tempi di vestizione (esiste a tal riguardo piu' di una sentenza che attesa come il cambio divisa in entrata ed in uscita sia da considerarsi nell'orario di lavoro) si sta perdendo solo tempo per spianare la strada a qualche intesa peggiorativa  
  • Poi ci sono altre questioni da affrontare e soprattutto da mettere nero su bianco, questioni che vanno dal riconoscimento del buono pasto per il turno serale (una autentica lacuna contrattuale visto che tutto il personale della Pm, e non solo,  ruota su piu' turni ), la possibilità di riconoscere la indennità di turno anche in caso di compresenza per i servizi educativi e la conservazione delle ferie nel caso in cui sia avvenuta una progressione verticale, argomenti sui quali l'aran nei mesi scorsi, anche a fronte di ricorsi aveva mostrato la volontà di accogliere le richieste dei lavoratori e delle lavoratrici 
Cub pubblico impiego Toscana

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