Controllo Biometrico e schedature di massa
La intelligenza artificiale al servizio della
schedatura di massa
L’intelligenza
artificiale al servizio della schedatura di massa della popolazione con
particolare riferimento alle aree sociali, sindacali e politiche conflittuali.
Il riconoscimento facciale risponde alla logica securitaria e a istanze
repressive Il “riconoscimento facciale” in Europa e nel mondo è stato
oggetto di una sconcertante e superficiale sottovalutazione pur rappresentando
una concreta minaccia alla democrazia e alle libertà collettive, una autentica
schedatura di massa che alla occorrenza potrà accanirsi contro i
conflittuali
La
tendenza delle aree democratiche superstiti è quella di contenere, in campo
legislativo. gli effetti deleteri della
nuova tecnologia con normative di legge, tuttavia, facilmente aggirabili in virtù di legislazioni
emergenziali da sempre vigenti e in nome della sicurezza nazionale. La legge
sull’intelligenza artificiale non vieterà gran parte delle pratiche pericolose
di sorveglianza biometrica di massa (BMS) dettando invece le linee guida
sull’utilizzo di questi sistemi in ogni paese Ue. Già nell’anno
2021 era stata lanciata una petizione alla Commissione Europea per imporre “il
divieto delle pratiche di sorveglianza biometrica di massa”, una iniziativa
intrapresa all’indomani della pandemia da alcune associazioni e attivisti.
Dobbiamo
chiederci quale sia l’idea e la pratica di democrazia ormai dominante
all’interno della Ue, basti ricordare l’aumento delle spese militari e l’ampio
utilizzo delle tecnologie dual use, il sostegno alla guerra Nato in Ucraina e
al genocidio della popolazione palestinese a Gaza condotto con ampio ricorso
alla intelligenza artificiale, al crescente utilizzo di droni come sistemi di
sorveglianza non solo in occasione di cortei e manifestazioni. Settori
economici e politici legati al securitarismo e al commercio di tecnologie
militari spingono da anni per il controllo dei dati biometrici
A
cosa può servire il controllo dei dati biometrici se non ad una schedatura di
massa in tempi nei quali le forze dell’ordine e le istituzioni pubbliche sono
già in possesso di tante, troppe, informazioni su ciascuno di noi? Nei prossimi
mesi il parlamento Ue voterà una legge sui dati biometrici, sarà sufficiente un sistema operativo (di quelli controllati dalle grandi
multinazionali del settore), una semplice applicazione o un sito web, rimosse
le tradizionali password e basteranno le nostre impronte digitali o l’immagine del nostro volto, i
nostri dati sensibili biometrici saranno oggetto di
condivisione senza alcuna riservatezza e
alla occorrenza utilizzati per funzioni securitarie e repressive. La legge
sull’IA rappresenta una autentica schedatura di massa e
l’inizio di un sistema di controllo asfissiante che lede la libertà e la
democrazia nella società
Al via
petizione: vietare la sorveglianza di massa! (fronteampio.it)
Addio
password da ricordare, basterà lo smartphone - Internet e Social - ANSA
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(europa.eu)
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