La banalità della presunta supremazia Occidentale
E' innegabile che anche la sinistra italiana sia intrisa di occidentalismo con la assurda pretesa di giudicare la resistenza dei popoli impartendo lezioni dal tavolino senza mai fare i conti con le responsabilità del mondo occidentale, responsabilità storiche, politiche ed economiche.
Un esempio eclatante di questo atteggiamento tanto spocchioso quanto tracotante è dato dalla incapacità di guardare ai processi storici e ai cambiamenti intervenuti negli ultimi anni con la reiterata pretesa di impartire lezioni di laicità ai popoli che resistono.
Tutto scaturisce dalla pretesa che solo l'Occidente abbia le credenziali etiche, culturali e morali per decidere il futuro dei popoli e subalterni a questa logica sono anche quanti vorrebbero dettare la linea ai popoli in lotta contro l'imperialismo come se solo gli occidentali fossero portatori di valori e di umanità superiori ai disvalori oscurantisti, incivili e culturalmente arretrati.
All'indomani del 7 Ottobre si è narrata una verità a senso unico per la quale esisteva un paese aggredito (Israele) dal terrorismo islamista e per questo l'Occidente aveva il dovere morale di solidarizzare con l'impresentabile governo israeliano dimenticando che per mesi lo stesso paese era stato dilaniato da un conflitto contro l'esecutivo con manifestazioni di piazza che chiedevano le dimissioni di Netanyahu
L'ideologia sionista è divenuta l'arma con la quale hanno cementificato le opinioni pubbliche occidentali ignare per altro di cosa sia lo stesso sionismo, di cosa sia accaduto negli ultimi decenni con il colonialismo da insediamento per presentare Israele come stato indifeso quando invece porta guerra e distruzione in ogni paese dell'area Mediorientale e del Golfo.
E non è casuale che il teorico del sionismo, Theodor Herzl, definisse a fine ottocento la nascita di uno stato ebraico come « bastione dell’Europa contro l’Asia, una sentinella della civiltà contro la barbarie».
Il popolo palestinese e la sua Resistenza diventano incredibilmente sinonimo di barbarie e di inciviltà mentre invece lo stato di Israele incarnerebbe la civiltà occidentale e per questo meritevole di ogni aiuto e copertura anche in barba al tanto decantato diritto internazionale.
I nuovi sistemi di arma israeliani sono stati ribattezzati con termini religiosi, la intelligenza artificiale che permette di neutralizzare nemici anche a costo di immani stragi di civili diventa emblema di quella supremazia occidentale nel nome della quale ogni scelta è lecita inclusa la distruzione di case, ospedali, centri abitati, la negazione di aiuti umanitari, l'interruzione di gas, elettricità e acqua che già prima del 7 Ottobre erano razionati a Gaza.
Siamo davanti a un autentico genocidio ai danni del popolo palestinese, sono stati deliberatamente uccisi insegnanti, intellettuali e giornalisti. L'opinione pubblica occidentale non sa discernere l'antisemitismo dall' antisionismo, non è casuale che proprio la destra sia oggi schierata senza remore a fianco del Governo di Israele in nome di quell'anti islamismo che ricorda il diffuso e odioso antisemitismo del secolo scorso.
Una memoria a senso unico che oggi si manifesta con il sostegno a Israele arrivando a negare i fatti di cronaca e occultando l'opposizione di settori importanti del mondo ebraico che oggi manifestano contro la guerra ai palestinesi
Perfino la ricostruzione storica degli ultimi 30 anni è caratterizzata da evidenti amnesie, ad esempio non si racconta come gli accordi di Oslo siano stati da subito calpestati da Israele, non si spiega la ragione per la quale l’autorità palestinese sia finita con l'essere invisa e disconosciuta dal suo stesso popolo.
In questi giorni abbiamo letto del disegno di settori del Governo israeliano di deportare i palestinesi in Africa, alcune imprese immobiliari stanno già preparando piani di investimento a Gaza dopo avere cacciato i palestinesi dai loro territori.
Chi prova a dissentire rispetto alla vulgata occidentale, a spiegare cosa rappresenti il sionismo viene subito bollato di antisemitismo e zittito in nome della difesa di diritti umani negati invece al popolo palestinese. le cui espressioni culturali e artistiche vengono bandite nelle capitali europee, nelle Fiere internazionali. Non sono tempi facili quelli che in cui viviamo ma sono ancor piu' difficili per chi ogni giorno subisce immani bombardamenti sotto gli occhi dell'ignavia occidentale.
E qualunque pretesa di superiorità occidentale diventa una sorta di ideologia giustificazionista dei nuovi olocausti, piaccia o non piaccia questa è la verità
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